Slideshow 侍- SakurAlberico - 侍 : CITAZIONI

CITAZIONI




Citazioni di Walt Whitman 

  • Addio a un soldato
    Addio, oh Soldato, | compagno di dure campagne, | di rapide marce, di vita al campo, | conflitti sui fronti roventi, lunghe manovre, | rosse battaglie con i loro carnai, gli stimoli, il forte terrifico gioco, | incanto d'ogni prode e viril core, nell'andare del tempo che al pari di te è colmo | di guerra e di belissima espressione.
    Addio, caro compagno, | hai compiuto la tua missione, mentre io, più guerresco di te, | con quest'anima mia contenziosa, io, | tuttora nelle nostre campagne impegnato, | per inesplorare strade, fra imboscate e avversari, | attraverso molteplici amare sconfitte e molte crisi, spesso sgomento, | qui a marciare, a marciare di continuo, sempre avanti, guerreggiando – sì, qui, | a piè fiere battaglie e più pensanti do espressione. (da Rulli di tamburo; citato inGustav HasfordNato per uccidere (The Short-Timers), traduzione di Pier Francesco Paolini, Bompiani, 1989.)
  • Emetto il mio grido barbarico sopra i tetti del mondo.
E risuona il mio barbarico yawp sopra i tetti del mondo. (citato in L'attimo fuggente)
I sound my barbaric yawp over the roofs of the world. (da Canto di me stesso, in Foglie d'erba)
  • Io celebro me stesso, io canto me stesso, | e ciò che io suppongo devi anche tu supporlo | perché ogni atomo che mi appartiene è come appartenesse anche a te. (da Foglie d'erba)
  • Mi contraddico? Certo che mi contraddico! Sono vasto, contengo moltitudini... (da Canto di me stesso, in Foglie d'erba)
  • Non scomporti | sii a tuo agio con me | sono Walt Whitman | liberale e forte come la Natura | e finché il sole non ti eviterà, non sarò io ad evitarti | finché le acque non si rifiuteranno di brillare per te, né le foglie di frusciare per te | le mie parole non si rifiuteranno di brillare e stormire per te ... (da A una semplice prostituta (To A Common Prostitute), in Foglie d'erba)
  • O capitano! Mio capitano!
O Captain! My Captain! (dedicata ad Abraham Lincoln; da Foglie d'erba, quarta edizione, 1867)
  • Quando i lillà fioriranno, l'ultima volta, nel prato davanti | alla casa | E il grande astro nel cielo d'occidente calava presto la | sera | Io ero in lutto, e sempre lo sarò, ogni volta che torni | primavera. | Primavera che sempre ritorni, sempre mi porterai | questa triade, | i lillà perennemente in fiore, l'astro che tramonta ad | occidente | Ed il pensiero di colui che amo. (da Quando i lillà, in Foglie d'erba)
  • Se è tardi a trovarmi, insisti, se non ci sono in un posto, cerca in un altro, perché io son fermo da qualche parte ad aspettare te. (da Canto di me stesso, in Foglie d'erba)
  • A partire da quest'ora mi ordino libero di limiti e linee immaginarie. Vado dove voglio, totale e assoluto signore di me. Do ascolto agli altri, considerando bene quello che dicono. M'arresto, ricerco, ricevo, contemplo. Dolcemente, ma con volontà incoercibile, mi svincolo dalle remore che trattenermi vorrebbero. (da "Song of the Open Road")
  • Lascia che l'anima rimanga fiera e composta di fronte ad un milione di universi. (da "Canto di me stesso, 48", in "Foglie D'Erba")
  • Se tardi a trovarmi, insisti. Se non ci sono in nessun posto cerca in un altro, perché io sono seduto da una qualche parte, ad aspettare te. (Foglie d'erba)

L'arte della guerra -Sun Tzu

Se tu conosci l'avversario e conosci te stesso, non occorre che tu abbia paura del risultato di cento battaglie.
Se conosci te stesso ma non l'avversario, per ogni vittoria ottenuta soffrirai anche una sconfitta.
Se non conosci né te stesso né l'avversario, soccomberai a ogni battaglia.

Sunzi disse:
«Gli affari militari sono un'importante questione di stato; il terreno su cui si giocano vita e morte; il Dao del permanere e del perire. Non analizzarli è dunque impossibile. A tale scopo si stabiliscono cinque punti confrontandoli con una serie di valutazioni per indagare la realtà dei fatti.
Il primo punto viene chiamato "Dao"; il secondo "Cielo"; il terzo "Terra"; il quarto "Comando"; il quinto "Regola".

Citazioni 

  • Chi in cento battaglie riporta cento vittorie, non è il più abile in assoluto; al contrario, chi non dà nemmeno battaglia, e sottomette le truppe dell'avversario, è il più abile in assoluto.
  • Coloro che non sono del tutto consapevoli dei danni derivanti dall'applicazione delle strategie non possono essere neppure consapevoli dei vantaggi derivanti dalla loro applicazione.
  • Conoscere l'altro e se stessi – cento battaglie, senza rischi; non conoscere l'altro, e conoscere se stessi – a volte, vittoria; a volte, sconfitta; non conoscere l'altro, né se stessi – ogni battaglia è un rischio certo.
  • Colui che capisce quando è il momento di combattere e quando non lo è, sarà vittorioso.
  • Gli strateghi vittoriosi hanno già trionfato, prima ancora di dare battaglia; i perdenti hanno già dato battaglia, prima ancora di cercare la vittoria.
  • Il leone usa tutta la sua forza anche per uccidere un coniglio.
  • In linea di massima, a proposito della battaglia, l'attacco diretto mira al coinvolgimento; quello di sorpresa, alla vittoria.
  • In ogni conflitto le manovre regolari portano allo scontro, e quelle imprevedibili alla vittoria.
  • L'arte della guerra consiste nello sconfiggere il nemico senza doverlo affrontare.
  • La configurazione tattica eccellente, dal punto di vista strategico, consiste nell'essere privi di configurazione tattica, ossia nella condizione "senza forma". Quando si è senza forma, neanche gli agenti segreti più profondi sono in grado di spiarci, né gli uomini più intelligenti di tramare progetti.
  • La guerra è di somma importanza per lo Stato: è sul campo di battaglia che si decide la vita o la morte delle nazioni, ed è lì che se ne traccia la via della sopravvivenza o della distruzione. Dunque è indispensabile studiarla a fondo.
  • La strategia è la via del paradosso. Così, chi è abile, si mostri maldestro; chi è utile, si mostri inutile. Chi è affabile, si mostri scostante; chi è scostante, si mostri affabile.
  • Quando il nemico si trova a suo agio, può essere messo a disagio; quando è sazio, gli si può mettere fame; quando è stabile, può essere scosso.
  • Sii veloce come il vento; lento come una pianta; aggressivo come il fuoco; immobile come una montagna; inconoscibile come lo yin; irruento come il tuono.
  • Simulare il disordine presume una perfetta disciplina, simulare paura il coraggio, simulare debolezza la forza.
  • Tutta la guerra si basa sull'inganno.
  • Una strategia senza tattiche è il cammino più lento verso la vittoria. Le tattiche senza una strategia sono il clamore prima della




V per Vendetta

Tagline
Libertà! Sempre!


Ma in questa notte estremamente fausta permettimi dunque in luogo del più consueto nomignolo di accennare al carattere di questa
 Dramatis Persona.

Frasi 

  • Voilà. Alla Vista un umile Veterano del Vaudeville, chiamato a fare le Veci sia della Vittima che del Violento dalle Vicissitudini del fato. Questo Viso non è Vacuo Vessillo di Vanità, ma semplice Vestigia della Vox populi, ora Vuota, ora Vana. Tuttavia questa Visita alla Vessazione passata acquista Vigore ed è Votata alla Vittoria sui Vampiri Virulenti che aprono al Vizio, garanti della Violazione Vessatrice e Vorace della Volontà. L'unico Verdetto è Vendicarsi... Vendetta... E diventa un Voto non mai Vano poiché il suo Valore e la sua Veridicità Vendicheranno un giorno coloro che sono Vigili e Virtuosi. In Verità questa Vichyssoise Verbale Vira Verso il Verboso, quindi permettimi di aggiungere che è un grande onore per me conoscerti e che puoi chiamarmi V. (V)
  • Io, come Dio, non gioco ai dadi, e non credo nelle coincidenze. (V[Citando Albert Einstein]
  • Ricorda per sempre il 5 novembre, il giorno della congiura delle polveri contro il parlamento. Non vedo perché di questo complotto, nel tempo il ricordo andrebbe interrotto. Ma l'uomo? So che il suo nome era Guy Fawkes e so che nel 1605 tentò di far esplodere il parlamento inglese. Ma chi era realmente? Che tipo d'uomo era? Ci insegnano a ricordare le idee e non l'uomo, perché l'uomo può fallire. L'uomo può essere catturato, può essere ucciso e dimenticato. Ma 400 anni dopo ancora una volta un'idea può cambiare il mondo. Io sono testimone diretto della forza delle idee, ho visto gente uccidere per conto e per nome delle idee, li ho visti morire per difenderle… Ma non si può baciare un'idea, non puoi toccarla né abbracciarla; le idee non sanguinano, non provano dolore... le idee non amano. Non è di un'idea che sento la mancanza ma di un uomo, un uomo che mi ha riportato alla mente il 5 novembre: un uomo che non dimenticherò mai. [(Prologo)]
  • Le mille indegnità della natura scivolano su di lui, disdegnando la fortuna e brandendo il ferro sanguinante di fumosa strage. (V[Citando William ShakespeareMacbeth]
  • Siamo spesso da biasimare in questo, è ben provato che con un'aria devota e un'azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo. (V[Citando William ShakespeareAmleto]
  • Il nostro compito è riferire le notizie, non fabbricarle, quello è compito del governo. (Dascombe)
  • Voglio parlare con lei prima che scompaia dietro a uno dei cappucci neri di Creedy. (Finch)
  • Buona sera, Londra. Prima di tutto vi prego di scusarmi per questa interruzione. Come molti di voi io apprezzo il benessere della routine quotidiana, la sicurezza di ciò che è familiare, la tranquillità della ripetizione. Ne godo quanto chiunque altro. Ma nello spirito della commemorazione, affinché gli eventi importanti del passato, generalmente associati alla morte di qualcuno o al termine di una lotta atroce e cruenta vengano celebrati con una bella festa, ho pensato che avremmo potuto dare risalto a questo 5 novembre, un giorno ahimè sprofondato nell'oblio, sottraendo un po' di tempo alla vita quotidiana, per sederci e fare due chiacchiere. Alcuni vorranno toglierci la parola, sospetto che in questo momento stiano strillando ordini al telefono e che presto arriveranno gli uomini armati. Perché? Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all'affermazione della verità. E la verità è che c'è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese. Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c'era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che vi costringono ad accondiscendere e sottomettervi. Com'è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole… non c'è che da guardarsi allo specchio. Io so perché l'avete fatto. So che avevate paura. E chi non ne avrebbe avuta? Guerre, terrore, malattie. C'era una quantità enorme di problemi, una macchinazione diabolica atta a corrompere la vostra ragione e a privarvi del vostro buon senso. La paura si è impadronita di voi, ed il Caos mentale ha fatto sì che vi rivolgeste all'attuale Alto Cancelliere, Adam Sutler. Vi ha promesso ordine e pace in cambio del vostro silenzioso, obbediente consenso. Ieri sera ho cercato di porre fine a questo silenzio. Ieri sera io ho distrutto il vecchio Bailey, per ricordare a questo paese quello che ha dimenticato. Più di quattrocento anni fa, un grande cittadino ha voluto imprimere per sempre nella nostra memoria il 5 novembre. La sua speranza, quella di ricordare al mondo che l'equità, la giustizia, la libertà sono più che parole: sono prospettive. Quindi, se non avete visto niente, se i crimini di questo governo vi rimangono ignoti, vi consiglio di lasciar passare inosservato il 5 novembre. Ma se vedete ciò che vedo io, se la pensate come la penso io, e se siete alla ricerca come lo sono io, vi chiedo di mettervi al mio fianco, ad un anno da questa notte, fuori dai cancelli del Parlamento, e insieme offriremo loro un 5 novembre che non verrà mai più dimenticato. (V)
  • E così ricopro la mia nuda perfidia con antiche espressioni a me estranee rubate ai sacri testi e sembro un santo quando faccio la parte del diavolo. (V[Citando William ShakespeareRiccardo III]
  • E la morale è... i buoni vincono, i cattivi perdono e come sempre l'Inghilterra domina! (Lewis Prothero)
  • Gli artisti usano le bugie per dire la verità mentre i politici per coprire la verità. (Evey)
  • Ogni volta che ho visto cambiare questo mondo è sempre stato in peggio. (Evey)
  • Io oso fare tutto ciò che può essere degno di un uomo, chi osa di più non lo è. (V[Citando William ShakespeareMacbeth]
  • Io sono il frutto di quello che mi è stato fatto. È il principio fondamentale dell'universo: a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. (V)
  • La coincidenza non ha madre. (V)
  • Ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate un colpevole non c'è che da guardarsi allo specchio. (V)
  • Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni. (V[Citando William ShakespeareMacbeth]
  • Nessuno dimenticherà più quella notte e il significato che ha avuto per questo paese. Io non dimenticherò mai l'uomo e il significato che ha avuto per me. (Evey)
  • Una rivoluzione senza un ballo è una rivoluzione che non vale la pena di fare. (V)[Citando Emma Goldman (If i can't dance, it's not my revolution!)]
  • Ecco! All'inizio anche io pensavo fosse odio, l'odio era l'unica cosa che conoscevo, l'odio aveva costituito il mio mondo, mi aveva imprigionato, mi aveva insegnato a mangiare, bere, respirare. Pensavo che l'odio che mi scorreva nelle vene mi avrebbe ucciso. Ma poi è successo qualcosa... a me, come è successo a te. (V)
  • Ascoltami, ascoltami, ascoltami. Questo può essere il momento più importante della tua vita. Mettici tutta te stessa. Ti hanno portato via i genitori, ti hanno portato via tuo fratello, ti hanno chiuso in una cella e ti hanno preso tutto ciò che potevano tranne la vita, e tu hai creduto che esistesse solo quella. Vero? che l'unica cosa rimasta fosse la tua vita. Ma non era vero! Hai trovato qualcos'altro. In quella cella hai trovato qualcosa di più importante della vita. Perché quando hanno minacciato di ucciderti se non avessi dato loro quello che volevano, tu hai detto che avresti preferito morire. Hai affrontato la morte Evey, eri calma, eri ferma. Prova a sentire ora quello che sentivi prima. (V)
  • All'improvviso ho avuto l'impressione che fosse tutto collegato. Era come se potessi vedere tutto. Una lunga catena di eventi che risalivano a molto prima di Larkhill. Mi è sembrato di poter vedere quello che era successo prima. E quello che ancora deve succedere. Era come uno schema perfetto, disposto davanti a me, e mi sono reso conto che ne facciamo tutti parte, che siamo tutti intrappolati. "Allora lei sa che succederà". No, è stata una sensazione. Ma posso indovinare. Con un simile caos qualcuno commetterà una sciocchezza e quando questo accadrà le cose si metteranno male. E poi Sutler sarà costretto a fare l'unica cosa che sa fare. A quel punto V non deve fare altro che mantenere la sua parola, e poi... [Scena del domino in cui Finch capisce tutto]
  • Ma quello che spero più di ogni altra cosa è che tu capisca cosa intendo quando dico che anche se non ti conosco, anche se non ti conoscerò mai, anche se non riderò e non piangerò con te, e non ti bacerò, mai, io ti amo, dal più profondo del cuore, io ti amo. (Valerie)
  • Non vi sono certezze, solo opportunità. (V)
  • Il Parlamento è un simbolo, come lo è l'atto di distruggerlo... sono gli uomini che conferiscono potere ai simboli... da solo un simbolo è privo di significato ma con un bel numero di persone alle spalle far saltare un palazzo può cambiare il mondo. (V)

Dialoghi 

  • Evey: Chi sei?
    V: Chi?... "Chi" è soltanto la forma conseguente alla funzione, ma ciò che sono è un uomo in maschera.
    Evey: Ah, questo lo vedo!
    V: Certo. Non metto in dubbio le tue capacità di osservazione. Sto semplicemente sottolineando il paradosso costituito dal chiedere a un uomo mascherato chi egli sia.
  • V: È a madame Giustizia che dedico questo concerto in onore della vacanza che sembra aver preso da questi luoghi e per riconoscenza all'impostore che siede al suo posto! Dimmi, che giorno è oggi Evey?
    Evey: Ehm il 4 novembre? [Suonano le campane della mezzanotte]
    V: Non più ormai… Ricorda per sempre il 5 novembre, il giorno della congiura delle polveri contro il parlamento. Non vedo perché di questo complotto nel tempo il ricordo andrebbe interrotto. Prima l'Ouverture.
  • Evey: Tu pensi che far saltare in aria il parlamento renderà migliore questo paese?
    V: Non vi sono certezze, solo opportunità.
    Evey: Beh, puoi essere certo che Creedy incappuccerà chiunque si presenti, dal primo all'ultimo.
    V: I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero aver paura dei popoli. [Citando Thomas Jefferson]
    Evey: E tu farai in modo che questo accada facendo esplodere un palazzo?
    V: Il palazzo è un simbolo, come lo è l'atto di distruggerlo. Sono gli uomini che conferiscono potere ai simboli. Da solo un simbolo è privo di significato, ma con un bel numero di persone alle spalle fare saltare un palazzo può cambiare il mondo.
  • V: Quello che mi hanno fatto è mostruoso!
    Evey: ...e loro hanno creato un mostro.
  • Evey (leggendo): Vi Veri Vniversum Vivus Vici...
    V: Con la forza della verità, in vita, ho conquistato l'universo. [Citando Il Faust]
  • V: La violenza si può usare per una buona causa.
    Evey: Che cosa stai dicendo?
    V: Giustizia!
  • Evey: Ma per te è tutto un gioco?
    Gordon: Solo le cose più importanti.
  • Creedy: Sfrontato fino alla fine, tu non piangerai come lui, vero? Tu non hai paura della morte. Sei come me.
    V: L'unica cosa che io e lei abbiamo in comune, signor Creedy, è che stiamo entrambi per morire.
    Creedy: Ahah… come pensi che succederà?
    V: Con le mie mani intorno al suo collo…
    Creedy: Balle! Cosa pensi di fare, eh? Abbiamo controllato questo posto e non hai niente, niente a parte i tuoi diabolici coltelli e le tue belle mossette di karate, noi abbiamo le armi.
    V: No! Voi avete la speranza che quando le vostre pistole saranno scariche io non sarò più in piedi, se no sarete tutti morti prima di aver ricaricato.
    Creedy: È impossibile! Uccidetelo! [I seguaci di Creedy sparano su V tutti i colpi, V si accascia ma si rialza]
    V: Ora tocca a me! [V uccide tutti i seguaci tranne Creedy che riesce a ricaricare e spara ancora contro V]
    Creedy: Muori! Muori! Perché non muori! Perché non muori!
    V: Sotto questa maschera non c'è solo carne, sotto questa maschera c'è una idea, Creedy... e le idee sono a prova di proiettile. [V uccide Creedy spezzandogli il collo]
  • Delia: È privo di senso chiedere scusa?
    V: Non lo è mai.
  • Finch: Perché lo vuoi fare?
    Evey: Perché lui aveva ragione. [Riferito a V]
    Finch: Riguardo a cosa?
    Evey: Questo paese ha bisogno di qualcosa di più di un palazzo, ha bisogno di speranza.
  • Finch: Chi era lui? [Riferito a V]
    Evey: Era Edmond Dantès. Ed era mio padre e mia madre, mio fratello, un mio amico, era lei, ero io, era tutti noi.
  • Evey: Hai intenzione di uccidere ancora? .
    V: Si .
  • V travestito da William Rookwood: La nostra storia inizia come spesso accade in tutte le storie: con un giovane politico rampante! È un uomo profondamente religioso e membro del Partito Conservatore, è assolutamente determinato e non ha alcun rispetto per il dibattito politico! Più potere conquista più evidente è il suo fanatismo e più aggressivi diventano i suoi sostenitori. Poi un giorno il suo Partito avvia un progetto speciale nel nome della sicurezza nazionale, all'inizio si crede sia una ricerca per le armi biologiche e viene aiutato senza badare a spese. Tuttavia il vero obbiettivo di questo progetto è il potere... la totale, assoluta dominazione egemonica, il progetto però ha una conclusione violenta ma gli sforzi delle persone coinvolte non sono vani, perché dal sangue di una delle vittime nasce un nuovo modo di condurre... la guerra! Immaginate un virus! Il virus più terribile che ci sia e poi immaginate che siate solo voi a conoscere la cura per debellarlo, se il vostro fine ultimo è il potere come usereste al meglio quest'arma?! A questo punto della storia entra in scena il nostro amico, è un uomo apperentemente senza coscienza per il quale il fine giustifica sempre i mezzi ed è lui a consigliare che il bersaglio non sia un nemico della nazione ma piuttosto la nazione stessa! Vengono scelti tre obbiettivi per rendere al massimo l'effetto dell'attacco: una scuola, una stazione della metropolitana ed un impianto di depurazione dell'acqua. Muoiono subito diverse centinaia di persone... alimentati dai media la paura e il panico si diffusero rapidamente, separando e dividendo il Paese finché alla fine si individuò il vero obbiettivo. Prima della crisi alla Saint Mary nessuno avrebbe predetto i risultati delle elezioni di quell'anno, nessuno! E poi, poco dopo le elezioni, udite udite, il miracolo! Qualcune credette che fosse stato Dio in persona ma fu opera di un'azienda farmaceutica controllata da alcuni membri del Partito che diventarono oscenamente ricchi. Un anno dopo alcuni estremisti vengono processati, dichiarati colpevoli e giustiziati mentre viene costruito un monumento per canonizzare le vittime, ma il risultato finale, la vera genialità del piano fu la paura... la paura diventò lo strumento ultimo del governo e con esso il nostro politico fu alla fine eletto con la nuova carica appositamente creata di Alto Cancelliere, il resto, come si suol dire, è storia!
    Finch: ...Lei può provare tutte queste cose?
    V travestito da William Rookwood: Perché sarei ancora vivo secondo lei?!
    Finch: ...Daccordo!...Vorremmo portarla con noi per proteggerla signor Rookwood.
    V travestito da William Rookwood: Oh, non ho dubbi che vi piacerebbe, ma se volete quella registrazione dovete fare quello che vi dico io: mettete Creedy sotto sorveglianza 24 ore su 24, quando sarò sicuro che non si metterà le dita nel naso senza che voi lo sappiate vi contatterò di nuovo, fino ad allora... saluti!
    Finch: Rookwood!...Perché non si è fatto avanti prima?...Che cosa stava aspettando?
    V travestito da William Rookwood: Aspettavo lei ispettore! Avevo bisogno di lei!

Lettera di Valerie [modifica]

  • So che non posso in nessun modo convincerti che questo non è uno dei loro trucchi, ma non mi interessa. Io sono io.
    Mi chiamo Valerie. Non credo che vivrò ancora a lungo e volevo raccontare a qualcuno la mia vita. Questa è l'unica autobiografia che scriverò e … Dio… mi tocca scriverla sulla carta igienica.
    Sono nata a Nottingham nel 1985. Non ricordo molto dei miei primi anni, ma ricordo la pioggia.
    Mia nonna aveva una fattoria a Totalbrook e mi diceva sempre che "Dio è nella pioggia".
    Superai l'esame di terza media ed entrai al liceo femminile. Fu a scuola che incontrai la mia prima ragazza: si chiamava Sara. Furono i suoi polsi… erano bellissimi. Pensavo che ci saremmo amate per sempre. Ricordo che il nostro insegnante ci disse che era una fase adolescenziale, che sarebbe passata crescendo. Per Sara fu così, per me no.
    Nel 2002 mi innamorai di Christina. Quell'anno confessai la verità ai miei genitori. Non avrei potuto farlo senza Chris che mi teneva la mano. Mio padre ascoltava ma non mi guardava. Mi disse di andarmene e di non tornare mai più. Mia madre non disse niente, ma io avevo detto solo la verità, ero stata così egoista? Noi svendiamo la nostra onestà molto facilmente, ma in realtà è l'unica cosa che abbiamo, è il nostro ultimo piccolo spazio… All'interno di quel centimetro siamo liberi.
    Avevo sempre saputo cosa fare nella vita, e nel 2015 recitai nel mio primo film: "Le pianure di sale". Fu il ruolo più importante della mia vita, non per la mia carriera ma perché fu lì che incontrai Ruth. La prima volta che ci baciammo, capii che non avrei mai più voluto baciare altre labbra al di fuori delle sue.
    Andammo a vivere insieme in un appartamentino a Londra. Lei coltivava le Scarlett Carson per me nel vaso sulla finestra e la nostra casa profumava sempre di rose. Furono gli anni più belli della mia vita.
    Ma la guerra in America divorò quasi tutto e alla fine arrivò a Londra.
    A quel punto non ci furono più rose… per nessuno.
    Ricordo come cominciò a cambiare il significato delle parole. Parole poco comuni come "fiancheggiatore" e "risanamento" divennero spaventose, mentre cose come "Fuoco Norreno" e "Gli articoli della fedeltà" divennero potenti. Ricordo come "diverso" diventò"pericoloso". Ancora non capisco perché ci odiano così tanto.
    Presero Ruth mentre faceva la spesa. Non ho mai pianto tanto in vita mia. Non passò molto tempo prima che venissero a prendere anche me.
    Sembra strano che la mia vita debba finire in un posto così orribile, ma per tre anni ho avuto le rose e non ho chiesto scusa a nessuno.
    Morirò qui… tutto di me finirà… tutto… tranne quell'ultimo centimetro… un centimetro… è piccolo, ed è fragile, ma è l'unica cosa al mondo che valga la pena di avere.
    Non dobbiamo mai perderlo, o svenderlo, non dobbiamo permettere che ce lo rubino… Spero che chiunque tu sia, almeno tu, possa fuggire da questo posto; spero che il mondo cambi e le cose vadano meglio ma quello che spero più di ogni altra cosa è che tu capisca cosa intendo quando dico che anche se non ti conosco, anche se non ti conoscerò mai, anche se non riderò, e non piangerò con te, e non ti bacerò, mai… io ti amo, dal più profondo del cuore… Io ti amo.
    – Valerie.

Non so cosa dirvi davvero. 3 minuti alla nostra più difficile sfida professionale. Tutto si decide oggi. Ora noi o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l'altro, fino alla disfatta. Siamo all'inferno adesso signori miei. Credetemi. E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell'inferno un centimetro alla volta. Io però non posso farlo per voi. Sono troppo vecchio. Mi guardo intorno, vedo i vostri giovani volti e penso "certo che ho commesso tutti gli errori che un uomo di mezza età possa fare". Si perché io ho sperperato tutti i miei soldi, che ci crediate o no. Ho cacciato via tutti quelli che mi volevano bene e da qualche anno mi dà anche fastidio la faccia che vedo nello specchio. Sapete con il tempo, con l'età, tante cose ci vengono tolte, ma questo fa parte della vita. Però tu lo impari solo quando quelle cose le cominci a perdere e scopri che la vita è un gioco di centimetri, e così è il football. Perché in entrambi questi giochi, la vita e il football, il margine di errore è ridottissimo. Capitelo. Mezzo passo fatto un pò in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate, mezzo secondo troppo veloci o troppo lenti e mancate la presa. Ma i centimetri che ci servono, sono dappertutto, sono intorno a noi, ce ne sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo. In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza fra vivere e morire. E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro, e io so che se potrò avere una esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro. La nostra vita è tutta lì, in questo consiste. In quei 10 centimetri davanti alla faccia, ma io non posso obbligarvi a lottare. Dovete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi, io scommetto che ci vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi, che ci vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui. Questo è essere una squadra signori miei. Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente. È il football ragazzi, è tutto qui. Allora, che cosa volete fare? (Tony D'Amato- Ogni maleddetta domenica)


La nostra più grande paura non è quella di essere inadeguati, la nostra più grande paura è quella di essere potenti al di là di ogni misura, è la nostra luce non la nostra oscurità che più ci spaventa. Agire da piccolo uomo non aiuta il mondo non c'è nulla di illuminante nel rinchiudersi in sé stessi così che le persone intorno a noi si sentiranno insicure. Noi siamo nati per rendere manifesta la gloria che c'è dentro di noi, non è solo in alcuno di noi è in tutti noi se noi lasciamo la nostra luce splendere inconsciamente diamo alle altre persone il permesso di fare lo stesso, appena ci liberiamo dalla nostra paura, la nostra presenza automaticamente libera gli altri. (Timo Cruz)


Dedicato a...

A chi insegue un sogno nella vita
ai tenaci, ai testardi, agli ostinati
a chi cade e si rialza
a chi ci prova sempre e a chi non molla mai.

Perché loro sono quelli che guardano avanti
quelli che sperimentano sempre
quelli che credono nel futuro e non smettono mai di sognare.
Quelli che si sentiranno vecchi
solo quando i rimpianti saranno superiori ai sogni.

Dallo Spot del gestore di telefonia Blu




La vita è un insieme di luoghi
e di persone che scrivono il tempo.
Il nostro tempo.
Noi cresciamo e maturiamo
collezionando queste esperienze.
Sono queste che poi vanno a definirci.

Alcune sono più importanti di altre,
perché formano il nostro carattere.
Ci insegnano la differenza tra ciò che è giusto
e ciò che è sbagliato.

La differenza tra il bene e il male.
Cosa essere e cosa non essere.
Ci insegnano chi vogliamo diventare.

In tutto questo,
alcune persone e alcune cose si legano a noi
in un modo spontaneo e inestricabile.
Ci sostengono nell’esprimerci e nel realizzarci.
Ci legittimano nell’essere autentici e veri.

E se significano veramente qualcosa,
ispirano il modo in cui il mondo cambia e si evolve.
E allora, appartengono a tutti noi e a nessuno.

Spot FIAT 2007





Impossibile è solo una parola
pronunciata da piccoli uomini,
che trovano piu' facile vivere
nel modo che gli è stato dato,
piuttosto che cercare di cambiarlo.

Impossibile non è un dato di fatto.
E' un'OPINIONE.
Impossibile non è una regola.
E' una SFIDA.
Impossibile non è uguale per tutti.
IMPOSSIBILE NON E' PER SEMPRE...

Adidas



Impossible is Nothing.

Adidas





Osservate con quanta previdenza la natura,
madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque
un pizzico di follia. Infuse nell'uomo più passione che ragione
perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso.
Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza,
la vecchiaia neppure ci sarebbe. Se solo fossero più fatui,
allegri e dissennati godrebbero felici di un'eterna giovinezza.
La vita umana non è altro che un gioco della Follia.
Il cuore ha sempre ragione.

Alfa Romeo Sportwagon

liberamente tratto dal libro:
 Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam



Questo film lo dedichiamo ai folli.
Agli anticonformisti, ai ribelli, ai piantagrane,
a tutti coloro che vedono le cose in modo diverso.
Costoro non amano le regole, specie i regolamenti
e non hanno alcun rispetto per lo status quo.
Potete citarli, essere in disaccordo con loro;
potete glorificarli o denigrarli ma
l'unica cosa che non potrete mai fare è ignorarli,
perché riescono a cambiare le cose,
perché fanno progredire l'umanità.
E mentre qualcuno potrebbe definirli folli
noi ne vediamo il genio;
perché solo coloro che sono abbastanza folli
da pensare di poter cambiare il mondo
lo cambiano davvero.

Dario Fo per Apple





Think Different.

Apple

Sono gli eventi impossibili
a rendere le cose straordinarie.

Bmw



Immaginazione
tutti ce ne abbiamo una,
è la tua voce interiore che chiede... come sarebbe se?
L'immaginazione ti permette di vedere l'invisibile
e di esplorare l'impossibile
può essere un viaggio in mezzo al nulla...
che porta al centro di tutto...
oppure può portare un messaggio di pace...
il quale porta morte a tutti quelli che lo ascoltano.

L'immaginazione può portare un pianeta morto alla vita...
o ti può far scoprire che non provare dolore
non è la stessa cosa di non provar paura...
Come sarebbe se ti potesse condurre in un sogno
pieno di misteri, custodito da un'unica chiave?
o in un luogo dove il domani arriva prima... ogni giorno...

L'immaginazione ti può dare qualcosa da temere
o qualcosa per cui sperare,
ti può trasportare in mondi diversi...
o trasformare quello in cui sei...

Immaginazione è...

Sci fi


Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:

-Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà.
E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
-Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
-Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
-Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
-Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti,o essi controlleranno te.
-Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
-Che la pazienza richiede molta pratica.
-Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
-Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai,è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
-Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso.
-Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze:sarebbe una tragedia se lo credesse.
-Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
-Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
-Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
-Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
-La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
-È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
-Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
-Non cercare le apparenze, possono ingannare.
-Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
-Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
-Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
-Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
-Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
-Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
-Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
-Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
-L'amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un the.
-Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e tuoi dolori.
-Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange.

Dedicato a Lindy



tRATTE DAL LIBRO IL PICCOLO PRINCIPE:
COSA VUOL DIRE ADDOMESTICARE:




In quel momento apparve la volpe.















"Buon giorno", disse la volpe.
"Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
"Sono qui", disse la voce, "sotto al melo…."
"Chi sei?" domandò il piccolo principe, " sei molto carino…"
"Sono la volpe", disse la volpe.
" Vieni a giocare con me", disse la volpe, "non sono addomesticata".
"Ah! scusa ", fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
" Che cosa vuol dire addomesticare?"
" Non sei di queste parti, tu", disse la volpe" che cosa cerchi?"
" Cerco gli uomini", disse il piccolo principe.
" Che cosa vuol dire addomesticare?"
" Gli uomini" disse la volpe" hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso!
Allevano anche delle galline. E' il loro solo interesse. Tu cerchi le galline?"
"No", disse il piccolo principe. " Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare?"
" E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…"
" Creare dei legami?"
" Certo", disse la volpe. " Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma.se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo."
" Comincio a capire", disse il piccolo principe. " C'è un fiore…. Credo che mi abbia addomesticato…"
"E' possibile", disse la volpe "capita di tutto sulla terra…"
"Oh! Non è sulla terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembrò perplessa:
" Su un altro pianeta?"
" Sì"
" Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"
" No"
" Questo mi interessa! E delle galline?"
" No"
" Non c'è niente di perfetto", sospirò la volpe.
Ma la volpe ritornò alla sua idea:
" La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me .Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita,
sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in
fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai
addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…"
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
" Per favore …..addomesticami", disse.
" Volentieri", rispose il piccolo principe, " ma non ho molto tempo, però.
Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose".
" Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe." gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
" Che bisogna fare?" domandò il piccolo principe.
" Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe.
" In principio tu ti sederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino…."
Il piccolo principe ritornò l'indomani.
" Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
" Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità.
Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti".
" Che cos'è un rito?" disse il piccolo principe.
" Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe.
" E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io
mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "…Piangerò".
" La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…"
" E' vero", disse la volpe.
" Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
" E' certo", disse la volpe.
" Ma allora che ci guadagni?"
" Ci guadagno", disse la volpe, " il colore del grano".
soggiunse:
" Va a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo".
"Quando ritornerai a dirmi addio ti regalerò un segreto".
Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose.
"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente" , disse.
" Nessuno vi ha addomesticato e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre.
Ma ne ho fatto il mio amico e ne ho fatto per me unica al mondo".
E le rose erano a disagio.
" Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. " Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei
che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro, Perché è lei che ho riparato col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato
lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa" E ritornò dalla volpe.
" Addio", disse.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
" L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
" E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
" Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare.
Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"
" Io sono responsabile della mia rosa…." Ripetè il piccolo principe per ricordarselo
.

"<< Ecco il mio segreto. E' molto semplice:
non si vede bene che col cuore.
L'essenziale è invisibile agli occhi >>."



DEVI PUR SOPPORTARE QUALCHE BRUCO SE VUOI COONOSCERE LE FARFALLE, SEMBRA CHE SIANO COSI BELLE.

Tutti i grandi sono stati bambini una volta
(Ma pochi di essi se ne ricordano.)


Se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle,
questo basta per farlo felice quando lo si guarda..


Il paese delle lacrime è così misterioso.


Amare nn vuol dire guardarsi negli occhi, ma guardare insieme nella stessa direzione


"Ammirami" disse il vanitoso
"Ti ammiro" rispose il Piccolo Principe "ma tu che te ne fai?"


"Perché bevi?" chiese il Piccolo Principe all'ubriacone
"Per dimenticare che ho vergogna" risposte quest'ultimo
"Vergogna di ché?" insistette il Piccolo Principe
"Vergogna di bere.."
I grandi, decisamente, sono molto, molto bizzarri, si disse
il Piccolo Principe mentre se ne andava.


"A che ti serve possedere le stelle?" chiese il Piccolo Principe all'uomo
"Mi serve ad essere ricco"
"E a che serve essere ricco?"
"A comperare delle altre stelle se qualcuno ne trova"
"Io" disse il Piccolo Principe "possiedo un fiore che innaffio tutti i giorni e
possiedo tre vulcani dei quali spazzo il camino tutte le settimane. E' utile
ai miei vulcani e al mio fiore che li possegga. Ma tu non sei utile alle stelle.."


Bisogna esigere da ciascuno quello che ciascuno può dare


I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli
tutto ogni volta.


E’ molto più difficile giudicare se stessi che gli altri.


Mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua


Non si vede bene che con il cuore. L’ essenziale è invisibile agli occhi


E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante


Tu diventi responsabile di ciò che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa


Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia.
Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio.


Che si tratti di una casa, delle stelle o del deserto, quello che fa la loro bellezza
è invisibile


Il Piccolo Principe fini sulla terra, nel bel mezzo del deserto.
"Dove sono gli uomini?" disse il Piccolo Principe "si é un pò soli nel deserto"
"Si é soli anche con gli uomini" rispose il serpente


Da te gli uomini coltivano cinquemila rose nello stesso giardino.. e non trovano quello
che cercano.. E tuttavia quello che cercano potrebbe essere in una sola rosa o in un
po’ di acqua


Il Piccolo Principe incontrò un mercante di pillole che calmavano la sete.
"Perché vendi questa roba?" chiese il Piccolo Principe
"E' una grossa economia di tempo" disse il mercante "gli esperti hanno fatto dei
calcoli. Si risparmiano 53 minuti alla settimana."
"E che cosa se ne fa di questi 53 minuti?" chiese perplesso il Piccolo Principe
"Se ne fa quel che si vuole.." rispose sicuro il mercante
"Io" disse il Piccolo Principe "se avessi 53 minuti da spendere, camminerei adagio,
adagio verso la fontana.."

Di Tutto E un'po

La Preghiera del guerriero




Sono quel che sono.
Avendo fede nella bellezza dentro di me, sviluppo fiducia.
Nella dolcezza ho forza.
In silenzio cammino con gli dei.
In pace capisco me stesso e il mondo.
Nel conflitto mi allontano.
Nel distacco sono libero.
Nel rispettare ogni creatura vivente, rispetto me stesso.
In dedizione onoro il coraggio dentro di me.
In eternità ho pietà per la natura di tutte le cose.
In amore accetto incondizionatamente l’evoluzione degli altri.
In libertà ho potere.
Nella mia individualità esprimo la Forza divina che è dentro di me.
In servizio do quel che sono diventato.
Sono quel che sono:
Eterno, immortale, universale e infinito. E cosi sia!
di Stuart Wilde


I sette principi del Bushidō


  • 義, Gi: Onestà e Giustizia
Sii scrupolosamente onesto nei rapporti con gli altri, credi nella giustizia che proviene non dalle altre persone ma da te stesso. Il vero Samurai non ha incertezze sulla questione dell'onestà e della giustizia. Vi è solo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
  • 勇, Yu: Eroico Coraggio
Elevati al di sopra delle masse che hanno paura di agire, nascondersi come una tartaruga nel guscio non è vivere. Un Samurai deve possedere un eroico coraggio, ciò è assolutamente rischioso e pericoloso, ciò significa vivere in modo completo, pieno, meraviglioso. L'eroico coraggio non è cieco ma intelligente e forte.
  • 仁, Jin: Compassione
L'intenso addestramento rende il samurai svelto e forte. È diverso dagli altri, egli acquisisce un potere che deve essere utilizzato per il bene comune. Possiede compassione, coglie ogni opportunità di essere d'aiuto ai propri simili e se l'opportunità non si presenta egli fa di tutto per trovarne una.
  • 礼, Rei: Gentile Cortesia
I Samurai non hanno motivi per comportarsi in maniera crudele, non hanno bisogno di mostrare la propria forza. Un Samurai è gentile anche con i nemici. Senza tale dimostrazione di rispetto esteriore un uomo è poco più di un animale. Il Samurai è rispettato non solo per la sua forza in battaglia ma anche per come interagisce con gli altri uomini.
  • 誠, Makoto o 信, Shin: Completa Sincerità
Quando un Samurai esprime l'intenzione di compiere un'azione, questa è praticamente già compiuta, nulla gli impedirà di portare a termine l'intenzione espressa. Egli non ha bisogno né di "dare la parola" né di promettere. Parlare e agire sono la medesima cosa.
  • 名誉, Meiyo: Onore
Vi è un solo giudice dell'onore del Samurai: lui stesso. Le decisioni che prendi e le azioni che ne conseguono sono un riflesso di ciò che sei in realtà. Non puoi nasconderti da te stesso.
  • 忠義, Chugi: Dovere e Lealtà
Per il Samurai compiere un'azione o esprimere qualcosa equivale a diventarne proprietario. Egli ne assume la piena responsabilità, anche per ciò che ne consegue. Il Samurai è immensamente leale verso coloro di cui si prende cura. Egli resta fieramente fedele a coloro di cui è responsabile.

il 侍 Miyamoto Musashi (宮本武蔵


























Ezechiele 25,17


Il cammino dell' uomo timorato è minacciato da ogni parte dall inequità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà, conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perchè egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e in fine a distruggere i miei fratelli e tu saprai che il mio nome è quello del Signore, quandrò farò calare la mia vendetta sopra di te."


Cogli la rosa quando è il momento, che il tempo, lo sai, vola,

Andai nel mondo ;perché volevo vivere il meglio della vita fino in fondo e in piena coscienza ; e battere tutto ciò che me lo impediva e che non lo era. Per non scoprire, in punto di morte, di aver sprecato l’unica occasione che avevo : la mia vita.....
O vergine cogli l’attimo che fugge.
Cogli la rosa quando è il momento,
che il tempo, lo sai, vola,
e lo stesso fiore che sboccia oggi,
domani appassirà.
Orazio

































V'invito a resistere

Fratelli miei, vedo nei vostri occhi la stessa paura che potrebbe afferrare il mio cuore!... Ci sarà un giorno, in cui il coraggio degli uomini cederà, in cui abbandoneremo gli amici e spezzeremo ogni legame di fratellanza... ma non è questo il giorno! Ci sarà l'ora dei lupi... E degli scudi frantumati quando l'era degli uomini arriverà al crollo, ma non è questo il giorno! Quest'oggi combattiamo! Per tutto ciò che ritenete caro su questa bella terra! V'invito a resistere...
ti presento joe black

Bill: Voglio che qualcuno ti travolga, voglio che tu leviti, voglio che tu .... canti con rapimento e danzi come un derviscio.
Susan: Ah, tutto qua?
Bill: Sì. Abbi una felicità delirante o almeno non respingerla.
Susan: Va bene. "Abbi una felicità delirante"...vedrò di fare il possibile.
Bill: Ahahah... Lo so che ti suona smielato, ma l'amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi. Mh.. io ti dico: buttati a capofitto trova qualcuno da amare alla follia e che ti ami alla stessa maniera. Come trovarlo? Be', dimentica il cervello e ascolta il cuore. Io non sento il tuo cuore. Perché la verità, tesoro, è che non ha senso vivere se manca questo. Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente... be', equivale a non vivere; ma devi tentare perché se non hai tentato, non mai hai vissuto. Non respingere... chi lo sa: esiste il colpo di fulmine? Sì.
Susan: Sì


juno- discorso sul vero amore

Juno: E' che vorrei sapere che è possibile che due persone siano felici insieme per sempre…Mi serve...
Padre: Non è facile, questo è sicuro ed io non ho il miglior curriculum del mondo lo so…ma sto con la tua matrigna da dieci anni e sono fiero di dire che siamo felici. Io penso che personalmente la cosa migliore che puoi fare è trovare una persona che ti ami esattamente per quello che sei: buonunore, cattivo umore, brutta, bella, affascinante e così via..la persona giusta crederà che tu caghi rose dal sedere…quella è la persona con cui vale la pena stare.
Juno: Sì…forse ho trovato quella persona…

Ho vissuto molto, e ora credo di aver trovato cosa occorra per essere felici

 una vita tranquilla, appartata, in campagna. Con la possibilità di essere utile con le persone che si lasciano aiutare, e che non sono abituate a ricevere. E un lavoro che si spera possa essere di una qualche utilità; e poi riposo, natura, libri, musica, amore per il prossimo. Questa è la mia idea di felicità. E poi, al di sopra di tutto, tu per compagna, e dei figli forse. Cosa può desiderare di più il cuore di un uomo? (C. J. McCandless che legge Lev Tolstoj)


la vetta



”la vetta non è il traguardo, ma lo è la scalata stessa”. La vetta è solo l’obiettivo che ci serva per avere un percorso, arrivati in cimasi è colti dapprima dal senso di euforia per il traguardo raggiunto..ma poi dalla malinconia della fine del’avventura, e maggiori saranno state le difficoltà per conquistare la cima, maggiore sarà la gioia del ricordo…e la voglia di scalare di nuovo! 


Hitch


Regole fondamentali:
Nessuna donna si sveglia al mattino dicendo: "Dio, spero tanto di non essere rapita dal principe azzurro oggi". Ecco, potrebbe dire: "Mah, è un gran brutto momento per me". Oppure, qualcosa come: "Ho solo bisogno di spazio". O la battuta che preferisco: "Sono tutta presa dalla mia carriera per ora".
Voi ci credete? E neanche lei. E sapete perché? Perché vi sta dicendo una bugia. Ecco perché, ci siamo capiti? Sta mentendo!
Non è un brutto momento per lei, e non le serve nessuno spazio. Sarà anche tutta presa dalla sua carriera, ma quello che in realtà dice è: "Levati dai piedi adesso"; oppure, forse: "Datti una mossa, stupido!" Ma quale sarà?
Il 60 per cento di tutte le comunicazioni umane è non verbale. Linguaggio del corpo; il 30 per cento è nel tono. Vale a dire che il 90 per cento di quello che si comunica... non esce dalla nostra bocca.
Che lei vi mentirà, è certo: è una cara persona, non vuole ferire i vostri sentimenti... Che altro volete che dica, se nemmeno vi conosce – ancora...
Fortunatamente, si dà il caso che come tutti quanti noi, anche una bella donna non sa che cosa vuole, finché non la vede. Ed è qui che entro in scena io. Il mio mestiere è aprirle gli occhi.
Regole fondamentali: non importa cosa, non importa quando, non importa chi; ogni uomo ha l'occasione di fare il principe azzurro e rapire una donna. Gli serve solo il cavallo giusto.
Non ti puoi servire di ciò che non hai, quindi se sei timido, sii timido; se sei estroverso, sii estroverso. "Io non sono estroverso!" Non fa niente! Cioè: lei magari non vuole tutta la verità, però vuole l'uomo autentico – magari non vuole vederlo tutto insieme, ma è certo che lo vuole vedere.
E stasera, quando ti domanderai che cosa dire, come presentarti o se le piaci oppure no, non dimenticare che lei è già lì, è uscita con te! Il che vuol dire che ti ha detto un sì, quando poteva dire un no. Vuol dire che si è fatta un programma, quando poteva mandarti a quel paese; il che vuol dire che tu non hai più il compito di cercare di piacerle! Adesso hai l'obbligo di non mandare tutto a puttane.
Scarpe grandiose! Le hai prese dove t'ho detto io, vero? "S-s-s-sì, ma... ehm... non credo che riflettano me" Ehi, te, come concetto, è molto evanescente adesso. Tu hai comprato le scarpe, tu sei grande con quelle scarpe... ecco il te di cui sto parlando! (Hitch)
Ma com'è che succede il grande amore? Nessuno lo sa. L'unica cosa che vi posso dire è che succede in un batter d'occhio. Voi siete lì, che vi godete la vita, e un momento dopo vi ritrovate a chiedervi come avete fatto a sopravvivere senza di loro. (Hitch)
Otto donne su dieci sono convinte che il primo bacio dirà loro tutto ciò che serve di sapere su di un determinato rapporto. (Hitch)
Il numero di respiri che fate in vita vostra è irrilevante, quello che conta sono i momenti che il respiro ve lo tolgono. (Hitch)
Le relazioni sono solo per le persone che aspettano sempre che succeda qualche cosa di meglio. (Sara Melas)
Nella vita c'è qualche cosa di più che guardare gli altri viverla. (Max)
Dico sempre ai miei clienti: Comincia la giornata come se avesse uno scopo. (Hitch)
Mai cedere, rubare, ingannare o bere... Ma se devi cedere fallo fra le braccia della persona che ami; se devi rubare ruba il tempo che vuoi per te; se devi ingannare, inganna la morte... E se devi bere inebriati di momenti che ti tolgono il respiro. (Hitch)
Regole fondamentali: non esistono. (Hitch)
Lo sai qual è il tuo problema hitch? Che tu sei un tipo che va per le spiccie, lecchi le cose sulla base di quello che vedi prima e la prima cosa non è sempre la migliore, alla lunga. (anonimo)
Ci sono uomini che per natura si sentono a loro agio con l'altro sesso, amano le donne e le donne amano loro e tutto scorre in modo naturale. (Hitch)
Lei sa cosa vuol dire alzarsi ogni mattina sentendosi disperato, sapendo che il tuo amore si sta svegliando con l'uomo sbagliato, ma allo stesso tempo sperando che lei trovi la felicità anche se non la troverà con te? (Albert)
Un ballo, uno sguardo, un bacio sono occasioni uniche e basta una sola sciocchezza per fare la differenza tra un:"E vissero felici e contenti" e "Oh, è solo un tale che ho visto non so dove una volta." Chiaro? (Hitch)

L'EREMITA (da eremo: solitario)-Tarocchi


ci riporta nell'atmosfera rarefatta dell'arcano senza numero  > dall'alba il processo volge  all'imbrunire.

E’ avvolto in un mantello > ritirarsi in se stessi o nella saggezza   grigio > colore che rifiuta gli stimoli o unifica gli opposti.

La sfera individuale è stata esperita, ha portato consapevolezza attraverso la trasformazione degli impulsi da autonomi, cioè selvatici, a "domati" ovvero energie purificate da utilizzare con responsabilità > il bastone d'oro.

L'esperienza ha maturato > la barba canuta ma è necessario riflettere e valutare > il lume a stella il percorso fatto perché il superamento di limiti e confini > si trova sulla cima di un monte nello spazio aperto non sia solo pura astrazione > neve  ma una finestra sul mondo che illumina tutto l'essere > stella a sei punte.
La montagna si riferisce sia all'altezza, vicino al cielo, che al centro, il luogo della trasmutazione. 

E' il punto di passaggio dall'individuale al sociale, il momento che precede l'inversione di rotta dell'arcano n° 10, La ruota del destino.

E', in analogia con il Centauro del Sagittario, simbolo della parte animale (il corpo equino) e di quella divina (la freccia volta verso l'alto). 
I centauri erano ripartiti in due tipologie distinte : una rappresenta la forza bruta, insensata e cieca (la brama di sapere, come potere, che rende presuntuosi);  l’altra, la  forza benefica al servizio della Giustizia, della Sapienza (filosofia).

Il Nove ha un valore rituale. Numero del mistero che rimanda alla riflessione solitaria, 
infatti moltiplicato rimanda sempre a se stesso.
In quanto tre volte 3, rappresenta l'immagine completa dei tre mondi: celeste, terrestre, infernale. 
Porta alla soglia di una nuova dimensione della coscienza e dei rapporti.
E' l'ultimo degli elementari, per cui è il numero dell'analisi totale, dello sviluppo spirituale prima di passare a una fase superiore. In un certo senso è l’assoluto. 
Le nove muse rappresentano, per scienze e arti, la somma delle conoscenze umane.


del mazzo Rider Waite


Come un cavaliere d'altri tempi, in sella al mio cavallo arriverò alla tua corte....




con l'amore nel cuore..
ed una rosa tra i denti.
...Io....
figlio di un romanticismo passato,
orfano di un amor negato,
consumo i miei lustri
ovunque cercandoti;
ed ho girato il mondo
anche gli angoli più angusti.
E non vè dama
che non abbia udito il tuo nome
e che non sappia chi sono...
son il CAVALIERE dal
bianco destriero
che viaggia nel tempo
in cerca di colei che m'ha
rubato l'anima...
rendendo il mio cuor
prigioniero!

The Hermit



"Uscite Dall'Ombra"..................................

L'Eremita ha interiorizzato le lezioni della vita alla

punto che egli è la lezione. L'Eremita, come una specie di
eroe sciamanica, ha reso il percorso completo - sia
il ritiro e il ritorno. Come Joseph Campbell ha detto,
"Un eroe fuori dal mondo del giorno comune, in
una regione di soprannaturale meraviglia: le forze sono favolose
vi incontrate e una vittoria decisiva è vinta: l'eroe
torna da questa misteriosa avventura con il potere
a elargire doni sul suo simile. "(l'eroe con un
Mille volti)
Ci sono due modi possibili questa scheda può essereinterpretato:
-In primo luogo, la necessità di ritirarsi dalla società di diventare
agio con se stesso.
-In secondo luogo, il ritorno da isolamento a condividere la suaconoscenza
con gli altri.


Revolution rock cantavano i Clash


la rivoluzione di un disco che gira al contrario e diventa scratch, il rumore che diventa suono, il battito che diventa ritmo. Forza fratellini, spingete la vostra vita a tutta velocità e non smettete mai di fare rivoluzioni. La luna diventa il sole, la notte il giorno, perché dietro a ogni persona se ne nasconde un'altra... forse più bella, forse piu nuova, forse la tua!...E tutto quello che devi fare è metterti le cuffie, sdraiarti e ascoltare il cd della tua vita, traccia dopo traccia, nessuna è andata persa. Tutte sono state vissute e tutte, in un modo o nell'altro, servono ad andare avanti. Non pentirti non giudicarti, sei quello che sei e non c'è niente di meglio al mondo. Pause, rewind, play e ancora, ancora, ancora. Non spegnere mai il tuo campionatore, continua a registrare e a mettere insieme nuovi suoni per riempire il caos che hai dentro, e se scenderà una lacrima quando lo ascolti, beh, non aver paura: è come la lacrima di un fan che ascolta la sua canzone preferita.







"Ho attraversato gli oceani del tempo per ritrovarti".V."T".D.

 ‎.Per quanti poemi possiamo recitare, per quanti inni possiamo cantare, nessuna parola potrà mai esprimere ciò che due amanti si sussurrano col silenzio dei propri sguardi.


Lettera ad un adolescente 

Amico mio
Cosa hai mai creduto?

Non alimentare il tuo dolore
Non saprai più come gestirlo.

Non accelerare il tempo
Ne sei ancora impreparato.

Non giocare con l’amore
Non ti sfiorerà più.

Amico mio
Cosa hai mai creduto?

Quella vita di cui ti lamenti
È tutto ciò che hai.

Dici di reggerla
Nelle tue mani
E farne ciò che vuoi.

Se è questo che credi
Non disperarti
Se, senza toccarla,
quel tocco di creta non prende
la forma che vuoi.

Da amico ti dico
Che quella vita
È una via dispiegata innanzi a te.

È tortuosa, infida,
pericolante.

Comunque non ti piacerà.

Ma è nel momento in cui non la percorrerai
Che maschererai la tua paura con l’accidia,
codardia con debolezza.

Quella strada è tua. Tua è questa scelta.

Così, amico mio, io ti scrivo… 


Cos’è la vita ?



La vita è saggezza, conoscenza, pienezza, intensità, profondità. cioè originalità, unicità, autenticità, libertà.
“ Avranno atteso finché non è stato troppo tardi per realizzare almeno un briciolo del loro potenziale...Cogliete l’attimo, rendete straordinaria la vostra vita”.
Osare, andare incontro alla vita perché nella vita si scopre se stessi.
1. Andai nel mondo ;
2. perché volevo vivere il meglio della vita fino in fondo e in piena coscienza ;
3. e battere tutto ciò che me lo impediva e che non lo era.
4. Per non scoprire, in punto di morte, di aver sprecato l’unica occasione che avevo : la mia vita.
La vita è straordinaria perché è la nostra unica occasione e non va sciupata, ma vissuta al meglio : “ Succhiare tutto il midollo della vita “.
Abbiamo un’unica occasione per vivere, cerchiamo di non sprecarla, come accade quando ci lasciamo sopraffare da ciò che non lo è : osare, avere coraggio, ed essere noi stessi.
Cos’è la vita ?
È vivere sapendo che domani non ci saremo più. E, quindi, perché rimandare quando è ora che esistiamo? Dunque, vivere la nostra unica occasione come straordinaria, poiché non si ripeterà e viverla con saggezza, sapendo cos’è la vita.




l'attimo fuggente



Venite amici, che non è tardi per scoprire un nuovo mondo. Io vi propongo di andare più in là dell’orizzonte e, se anche non abbiamo l’energia che in giorni lontani mosse la terra e il cielo, siamo ancora gli stessi: unica ed eguale tempra d’eroici cuori, indeboliti forse dal fato, ma con ancora la voglia di combattere, di cercare, di trovare e di non cedere.

Era una notte buia e gelida, e una vecchia signora che aveva la passione di costruire puzzle, se ne stava seduta in salotto, al suo tavolo a completare il suo nuovo puzzle, ma mentre metteva i pezzi insieme, si accorse, con grande stupore che l'immagine che si formava era quella del suo salotto e la figura al centro del puzzle una volta composta era lei stessa; con le mani tremanti sistemò allora gli ultimi quattro pezzi, e fissò inorridita il volto di un pazzo furioso alla finestra. L'ultima cosa che la vecchia signora udì, fu il rumore dei vetri infranti.


La difesa del Nuovo- L'articolo di Anton Ego - Ratatouille

Per molti versi la professione del critico è facile: rischiamo molto poco pur approfittando del grande potere che abbiamo su coloro che sottopongono il proprio lavoro al nostro giudizio. Prosperiamo grazie alle recensioni negative che sono uno spasso da scrivere e da leggere. Ma la triste realtà a cui ci dobbiamo rassegnare è che nel grande disegno delle cose, anche l'opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale. Ma ci sono occasioni in cui un critico qualcosa rischia davvero. Ad esempio, nello scoprire e difendere il nuovo. Il mondo è spesso avverso ai nuovi talenti e alle nuove creazioni: al nuovo servono sostenitori! Ieri sera mi sono imbattuto in qualcosa di nuovo, un pasto straordinario di provenienza assolutamente imprevedibile. Affermare che sia la cucina, sia il suo artefice abbiano messo in crisi le mie convinzioni sull'alta cucina, è a dir poco riduttivo: hanno scosso le fondamenta stesse del mio essere! In passato non ho fatto mistero del mio sdegno per il famoso motto dello chef Gusteau "Chiunque può cucinare!", ma ora, soltanto ora, comprendo appieno ciò che egli intendesse dire: non tutti possono diventare dei grandi artisti, ma un grande artista può celarsi in chiunque. È difficile immaginare origini più umili di quelle del genio che ora guida il ristorante Gusteau's e che secondo l'opinione di chi scrive, è niente di meno che il miglior chef di tutta la Francia! Tornerò presto al ristorante Gusteau's, di cui non sarò mai sazio (Anton Ego)-












Invictus, di William Ernest Henley

Oltre la notte che mi copre, nera
come nero il pozzo da cima a fondo,
per l'anima mia inviolata e altera
ringrazio ogni dio che esista al mondo.

Nella selvaggia morsa degli eventi
Io non ho disperato o barcollato.
Sotto la sorte e i suoi percuotimenti,
nel sangue, il capo Io non ho chinato.

Oltre quest'inferno di pianto e d'ira
non v'è che delle tenebre l'Orrore.
Se pure contro me il tempo cospira
mi trova e troverà senza timore.

L'impervia uscita non mi fa impressione,
né la spietata pena che mi sfida,
del mio destino Io sono il padrone:
dell'anima mia Io sono la guida.



















Mark Renton di Trainspotting

La verità è che sono cattivo, ma questo cambierà, io cambierò, è l'ultima volta che faccio cose come questa, metto la testa a posto, vado avanti, rigo dritto, scelgo la vita. Già adesso non vedo l'ora, diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, il maxitelevisore del cazzo, la lavatrice, la macchina, il cd e l'apriscatole elettrico, buona salute, colesterolo basso, polizza vita, mutuo, prima casa, moda casual, valigie, salotto di tre pezzi, fai da te, telequiz, schifezze nella pancia, figli, a spasso nel parco, orario d'ufficio, bravo a golf, l'auto lavata, tanti maglioni, natale in famiglia, pensione privata, esenzione fiscale, tirando avanti lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirai

“La ricerca della felicità

Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa. Se hai un sogno tu lo devi proteggere. Quando le persone non sanno fare qualcosa lo dicono a te che non la sai fare. Se vuoi qualcosa, vai e inseguila. Punto. (Dal Film “La ricerca della felicità)

Ode al chiarore di Pablo Neruda

La burrasca ha lasciato
sull'erba.
fili di pino, aghi,
e il sole nella coda del vento.
Un azzurro marcato
riempie il cielo.

Oh giorno pieno,
oh frutto
dello spazio,
il mio corpo è una coppa
in cui la luce e l'aria
cadono come cascate.
Tocco
l'acqua del mare.
Sapore
di fuoco verde,
di bacio vasto e amaro
hanno le onde nuove
di questo giorno.
Intrecciano la loro trama d'oro
le cicale
nell'altezza sonora.
La bocca della vita
bacia la mia bocca.
Vivo,
amo
e sono amato.
Ricevo
in me quanto esiste.
Sono seduto
su una pietra:
in lei
toccano
le acque e le sillabe
della selva
il chiarore ombroso
della sorgente che viene
a trovarmi.
Tocco
il tronco del cedro
le cui rughe mi parlano
del tempo e della terra.
Cammino
e vado con i fiumi
cantando
con i fiumi,
ampio, fresco e aereo
in questo nuovo giorno,
e lo ricevo,
sento
come
mi entra nel petto, guarda coi miei occhi.

lo sono,
io sono il giorno,
sono
la luce.
Per questo
ho
doveri di mattina
impegni di pomeriggio.
Devo
andare
con il vento e l'acqua,
aprire finestre,
abbattere porte,
rompere muri,
illuminare angoli.

Non posso
starmene seduto.
A presto.
Domani
ci rivedremo.
Oggi ho molte
battaglie da vincere.
Oggi ho molte ombre
da squarciare e sconfiggere.
Oggi non posso
stare con te, devo
portare a termine il mio compito
di luce:
andare e venire per le strade,
le case e gli uomini
sconfiggendo
l'oscurità. lo devo
farmi in mille
finché tutto sia giorno,
finché tutto sia chiarore
e allegria sulla terra.

Il Popolo Unito Non Sarà Mai Vinto

Artista: Inti-illimani
Titolo Originale: El Pueblo Unido Jamás Será Vencido
Titolo Tradotto: Il Popolo Unito Non Sarà Mai Vinto

Il popolo unito, non sarà mai vinto
Il popolo unito, non sarà mai vinto

In piedi, cantare
che trionferemo.
Già avanzano
Bandiere di unità.
E tu verrai
camminando con me
e così vedrai
prosperare il tuo canto e la tua bandiera.
La luce
di un tramonto rosso
già annuncia
la vita che verrà.

In piedi, combattere
il popolo trionferà.
Sarà migliore
la vita che verrà
a conquistare
la nostra felicità
e in un lamento
mille voci di lotta si alzeranno,
diranno
canzone di libertà,
con decisione
la patria vincerà

E ora il popolo
che si alza nella lotta
con voce da gigante
urlando:avanti!

Il popolo unito, non sarà mai vinto
Il popolo unito, non sarà mai vinto

La patria sta
forgiando l'unità
da nord a sud
si muoverà
dal salare
ardente e minerale
al bosco australe
uniti nella lotta e nel lavoro
andranno,
percorreranno la patria
il loro passo già
annuncia il futuro.


In piedi, cantare
il popolo trionferà.
A milioni
impongono la verità,
sono uno squadrone
di acciaio ardente,
le loro mani
porteranno la giustizia e la ragione
Donna,
con fuoco e con valore,
sei qui
insieme al lavoratore.


E ora il popolo
che si alza nella lotta
con voce da gigante
urlando:avanti!

Il popolo unito, non sarà mai vinto
Il popolo unito, non sarà mai vinto 


Assassin's Creed

Nulla è reale,tutto è lecito!!!
 Il Credo dell'Assassino: Il Credo dell'Assassino è costituito da tre semplici dogmi cui devono attenersi tutti gli Assassini degni di onore: 
-Trattieni la lama dalla carne degli innocenti. -Nasconditi alla vista. -Mai compromettere la confraternita.


Gollum's Song

Traduzione Gollum's Song
Artista: Emiliana Torrini
Titolo: Gollum's Song
Titolo Tradotto: La Canzone Di Gollum

Dove una volta c’era luce
Adesso cade l’oscurità
Dove una volta c’era amore
Non ce n’è più
Non dire - Addio
Non dire - Non ci ho provato

Queste lacrime che piangi
Cadono come pioggia
Per tutte le bugie
Che ci hai detto
La ferita, la colpa!

E piangeremo
Per essere così soli
Siamo perduti!
Non potremo mai tornare a casa

Così, alla fine
Sarò - Cosa sarò?
Nessun amico leale
C’è mai stato per me

Adesso diciamo - Addio
Diciamo - Non ci hai provato…

Queste lacrime che piangi
Giunguno troppo tardi
Riprenditi le bugie
La ferita, la colpa!

E piangerai
Quando sarai solo, alla fine
Sei perduto!
Non potrai mai tornare a casa 


Hoist The Colors


Il re la colpì,
quella dama rapì,
nel mare si rianimò.


Il cielo più intenso
nel mare immenso,
quei ladri qui guidò.


Yoh oh, la gloria
corre nell'aldilà...


Nel volto, vivo o morto
lei ti seguirà!
Yoh oh, non c'è tregua,
quella gloria vivrà!!
Nel volto, vivo o morto
lei ti seguirà...


...Dalle speranze mi vuotano il cuor
io so sempre chi sono
una canzone che vi risuona
del suo antico splendor...


Yoh ho, non c'e tregua
nella gloria vivrà
nel volto,
vivo o morto
lei ti seguirà...


Il tuo cuore lo porto con me




Il tuo cuore lo porto con me
Lo porto nel mio
Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
qualsiasi cosa sia fatta da me,
la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato
perchè il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo, perchè il mio,
il più bello, il più vero sei tu.
Questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita,
che cresce più alto
di quanto l'anima spera,
e la mente nasconde.,
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me,
lo porto nel mio.
E. E. CUMMINGS






Frasi Varie

Hosti non solum dandam esse viam ad fugiendum, sed etiam muniendam.
Al nemico non solo bisogna concedere una via per scappare, ma anche rendergliela sicura.



NON C'E' SCONFITTA NEL CUORE DI CHI LOTTA :)

Dove ci sono donne innamorate, è inutile tenere le porte serrate.
chi non lavora non fà sesso.

Vivo a modo mio e se sbaglio pago io.

un perdente trova sempre una scusa un vincente trova sempre una strada.

« Se volessi trovare il frigo pieno o il caffè appena fatto quando mi alzo allora mi fidanzerei, ma io non voglio affatto avere una relazione fissa con una donna. È per questo che faccio chiaramente capire a ogni ragazza che varca quella soglia che non si lascia lo spazzolino da denti o il contenitore delle lenti in questa casa, si lascia la casa! »


La consapevolezza fornisce il materiale "grezzo" a partire dal quale gli animali possono sviluppare delle idee soggettive circa la loro esperienza; il passo successivo alle idee è arrivare a scoprire la parte inconscia, diventando integralmente conscia: questa è l'illuminazione.L'uomo è l'unico animale che può raggiungere questo stato (il picco più alto di consapevolezza).


william churchill

in the war, determination, strength in defeat;
in victory, magnanimity, in peace, benevolence.





Il corpo muore. Il corpo é semplicemente ció che l`anima materialmente possiede. É il suo involucro. L´anima prosegue la vita.


bisogna avere ancora un po' di caos dentro per creare una stella che danza


"Fai della tua vita un sogno, e di un sogno, una realtà."
Antoine-Marie Roger de Saint-Exupery


Cerca di essere sempre te stesso, così un giorno potrai dire di essere stato l'unico.


Vita futura, sia la tua cura.
Vita passata, va migliorata.
Vita presente, abbila in mente.
Vita privata, vita beata.




Un cane non se ne fa niente di macchine costose, case grandi o vestiti firmati,un bastone marcio per lui è sufficiente.
A un cane non importa se sei ricco o povero, brillante o imbranato, intelligente o stupido..se gli dai il tuo cuore lui ti darà il suo..
Di quante persone si può dire lo stesso? Quante persone ti fanno sentire unico puro speciale? Quante persone possono farti sentire..straordinario?

(Io & Marley)




Internet non è solo un veicolo, è una forma di cultura. La rete è innanzitutto un concetto filosofico.   citazione necessaria
A volte penso che: nel momento in cui uno ride, quello sia veramente un momento in cui si aprono le porte della percezione e l'Eternità entra in noi.
(Jovanotti)


Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità


 (Pablo Neruda)

I momenti felici rendono l'uomo insoddisfatto, i momenti difficili rendono l'uomo forte



 (antico detto africano)


Cogliere la vita in ogni respiro.... metti radici nella terra, così potrai ergerti alto nel cielo e metti radici nel mondo visibile, così da poter raggiungere l'invisibile


Spe'e tìrey mì fra swaw....Si ke'u nì'ul tsranten -cogliere la vità in ognirespiro e nient'altro ha importanza


without music life would not have its charm....


agnoscere vitam in flatu omni-riconoscere la vità in ogni respiro.


Me ne infischio se nevischia se c’è nebbia o il vento fischia…
…perchè il vento se ne infischia pure lui di me!


« Meglio non avere fretta di diventare grandi.


"On ne voit bien qu'avec le coeur. L'essentiel est invisible pour les yeux."
Le Petit Prince




Vi veri universum vivus vici è una frase latina che significa: "Con la forza della verità, da vivo, ho conquistato l'universo."
Dum loquimur fugerit invida
aetas: carpe diem, quam minimum credula postero. ....Mentre parliamo il tempo, invidioso, sarà già fuggito.
carpe diem, confida il meno possibile nel domani


Per donne

I vostri figli non sono figli vostri.
Sono figli e figlie della sete che la vita ha di se stessa.
Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi.
E benché vivano con voi non vi appartengono.
Potete donare loro amore ma non i vostri pensieri:
essi hanno i loro pensieri.
Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime:
esse abitano la casa del domani,
che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno.
Potete tentare di essere simili a loro,
ma non farvi simili a voi: la vita procede
e non s'attarda sul passato.
Voi site gli archi da cui i figli,
come frecce vive, sono scoccate in avanti.
L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito,
 e vi tende con forza affinché le sue frecce
vadano rapide e lontane.
Affidatevi con gioia alla mano dell'Arciere;
poiché come ama il volo della freccia
così ama la fermezza dell'arco. 

K. Gibran: 


"Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto: a essere contento senza motivo, a essere sempre occupato con qualche cosa, e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera". Paulo Coelho

"Vita, amore e risate. Quali doni inestimabili possiamo dare ai nostri figli". John Dyrden

Stanotte ho saputo che c'eri: una goccia di vita scappata dal nulla. Me ne stavo con gli occhi spalancati nel buio e d'un tratto, in quel buio, s'è acceso un lampo di certezza: sì, c'eri. È stato come sentirsi colpire in petto da una fucilata. Mi si è fermato il cuore. E quando ha ripreso a battere con tonfi sordi, cannonate di sbalordimento, mi sono accorta di precipitare in un pozzo dove tutto era incerto e terrorizzante. Ora eccomi qui chiusa a chiave dentro una paura che mi bagna il volto, i capelli, i pensieri. E in essa mi perdo. Cerca di capire: non è paura degli altri. Io non mi curo degli altri. Non è paura di Dio. Io non credo in Dio. Non è paura del dolore. Io non temo il dolore. È paura di te, del caso che ti ha strappato al nulla, per aggangiarti al mio ventre. Non sono mai stata pronta ad accoglierti, anche se ti ho molto aspettato.


  • Molte donne si chiedono: metter al mondo un figlio, perché? Perché abbia fame, perché abbia freddo, perché venga tradito ed offeso, perché muoia ammazzato alla guerra o da una malattia? E negano la speranza che la sua fame sia saziata, che il suo freddo sia scaldato, che la fedeltà e il rispetto gli siano amici, che viva a lungo per tentar di cancellare le malattie e la guerra. (p. 8)
  • Essere donna è così affascinante. È un'avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non annoia mai.
  • Essere donne è una scuola di sangue: tutti i mesi offriamo a noi stesse il suo spettacolo odioso.
  • Essere mamma non è un mestiere. Non è nemmeno un dovere. È solo un diritto tra tanti diritti.
  • Ma il niente è da preferirsi al soffrire? Io perfino nelle pause in cui piango sui miei fallimenti, le mie delusioni, i miei strazi, concludo che soffrire sia da preferirsi al niente.
  • Neanche per un uomo la vita è facile, sai? Poiché avrai muscoli più saldi, ti chiederanno di portare fardelli più pesanti, ti imporranno arbitrarie responsabilità. Poiché avrai la barba, rideranno se tu piangi e perfino se hai bisogno di tenerezza. Eppure, o proprio per questo, essere un uomo sarà un'avventura meravigliosa: un'impresa che non ti deluderà mai. Essere un uomo significa essere una persona.
  • Tra un uomo e una donna ciò che chiamano amore è una stagione. E se al suo sbocciare questa stagione è una festa di verde, al suo appassire è solo un mucchio di foglie marce.
  • Una volta nato non ti dovrai scoraggiare, dicevi: neanche a soffrire, neanche a morire. Se uno muore vuol dire che è nato, che è uscito dal niente, e niente è peggiore del niente: il brutto è dover dire di non esserci stato.

Dove sei? Eri qui, mi sorreggevi, eri grande, eri un uomo. E ora non ci sei più. C'è solo un bicchiere di alcool dentro il quale galleggia qualcosa che non volle diventare un uomo, una donna, che non aiutai a diventare un uomo, una donna. Perché avrei dovuto, mi chiedi, perché avresti dovuto? Ma perché la vita esiste, bambino! Mi passa il freddo a dire che la vita esiste, mi passa il sonno, mi sento io la vita. Guarda, s'accende una luce... Si odono voci... Qualcuno corre, grida, si dispera... Ma altrove nascono mille, centomila bambini e mamme di futuri bambini: la vita non ha bisogno né di te né di me. Tu sei morto. Forse muoio anch'io.[8] Ma non conta. Perché la vita non muore.










Tratte dal signore Degli Anelli:


o voi che errate nel paese oscuro, non disperate! benchè d'aspetto a volte cupo e duro, ogni bosco finisce ed il sole apparisce: il sole dell'alba, il sole del vespro, il giorno che nasce o che muore grandioso, poichè il bosco svanisce ad ovest o ad est...


Come fai a raccogliere le fila di una vecchia vita? Come fai ad andare avanti quando nel tuo cuore cominci a capire che non si torna indietro? Ci sono cose che il tempo non può accomodare, ferite talmente profonde che lasciano un segno.


Frodo: Non posso farlo, Sam.
Sam: Lo so. È tutto sbagliato. Noi non dovremmo nemmeno essere qui. Ma ci siamo

E' come nelle grandi storie, padron Frodo, in quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericolo, e a volte non volevi nemmeno sapere come andavano a finire, perchè come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare come prima dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine, era solo una cosa paseggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve finire. Arriverà un nuovo giorno, e quando il sole sorgerà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, che ti insegnavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire perchè. Ma credo, padron Frodo, di capire. Ora, so. I protagonisti di quelle storie avevano molte occasioni per tornare indietro, ma non l'hanno fatto. Sono andati avanti, perchè erano aggrappati a qualcosa. - Noi a cosa siamo aggrappati, Sam? - C'è ancora del buono a questo mondo, padron Frodo. Ed è giusto combattere per questo.


"Vi ricordate la Contea Padron Frodo?Presto sarà primavera, e i frutteti saranno in fiore, nidieranno nel boschetto di nocciole e l’orzo estivo sara seminato nei campi a valle, e si mangeranno le prime fragole con la panna ricordate il sapore delle fragole? Frodo-No Sam, non ricordo il sapore del cibo, né il rumore dell’acqua, né il tocco dell’erba...buio...c’è tanto buio... non c’è velo tra me e la ruota di fuoco...lo posso vedere, con i miei occhi, da sveglio... Sam- E allora liberiamocene... una volta per tutte!! Coraggio Padron Frodo... Non posso portare l’Anello per voi... ma posso portare voi!!!CORAGGIO! "


Che sia per spada o per il lento sfacelo del tempo, Aragorn morirà. E per te non ci sarà alcun conforto per alleviare il dolore della sua scomparsa. Perverrà alla morte come immagine dello splendore dei Re degli Uomini in gloria, senza macchia, prima del crollo del mondo. Ma tu, figlia mia, tu ti trascinerai nell'oscurità e nel dubbio come la notte d'inverno che arriva senza una stella. Qui tu dimorerai legata al tuo dolore, sotto gli alberi che avvizziscono, finché il mondo intero sarà cambiato e i lunghi anni della tua vita saranno consumati. Arwen... non c'è nulla per te qui, solo morte







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L'Unico Anello
La poesia dell'Anello
  • Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
    Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra,
    Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
    Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra
    Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra nera scende.
    Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli,
    Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli,
    Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende.
Sesta e settima riga nel Linguaggio nero di Mordor:
Ash nazg durbatuluk, ash nazg gimbatul, ash nazg thrakatuluk agh burzum-ishi krimpatul.

Incipit [modifica]

Quando il signor Bilbo Baggins di Casa Baggins annunziò che avrebbe presto festeggiato il suo centoundicesimo compleanno con una festa sontuosissima, tutta Hobbiville si mise in agitazione.
Bilbo era estremamente ricco e bizzarro e, da quando sessant'anni prima era sparito di colpo, per ritornare poi inaspettatamente, rappresentava la meraviglia della Contea.

La Compagnia dell'Anello [modifica]

  • Frodo:Avrei tanto desiderato che tutto ciò non fosse accaduto ai miei giorni!
    [...]
    Gandalf:Anch'io come d'altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato.
  • Questo è l'Anello Sovrano, quello che serve a dominarli tutti. È quell'Unico Anello che egli [Sauron] perse molto tempo fa, affievolendo di parecchio la propria potenza. Lo desidera più di qualsiasi altra cosa al mondo, ma non deve mai più riaverlo. (Gandalf)
  • Sempre, dopo una disfatta ed una tregua, l'Ombra si trasforma e s'ingigantisce nuovamente. (Gandalf)
  • Molti tra i vivi meritano la morte. E parecchi che sono morti avrebbero meritato la vita. Sei forse tu in grado di dargliela? E allora non essere troppo generoso nel distribuire la morte nei tuoi giudizi: sappi che nemmeno i più saggi possono vedere tutte le conseguenze. (Gandalf)
  • Non tutto quel ch'è oro brilla,
    Né gli erranti sono perduti;
    Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,
    Le radici profonde non gelano.
    Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
    L'ombra sprigionerà una scintilla;
    Nuova sarà la lama ora rotta,
    E re quel ch'è senza corona.
     (poesia di Bilbo Baggins su Aragorn)
  • Conosco la metà di voi soltanto a metà; e nutro, per meno della metà di voi, metà dell'affetto che meritate. (Bilbo Baggins)
  • Chi non ha visto il calar della notte non giuri d'inoltrarsi nelle tenebre. (Elrond)
  • Poiché i consigli sono doni pericolosi, anche se scambiati fra saggi, e tutte le strade possono finire in un precipizio. (Gildor)
  • Pedo Mellon a Minno = Dite Amici Ed Entrate. (Incisione Sulla Porta d'Entrata Di Moria)
  • Sleale è colui che si accomiata quando la via si oscura. (Gimli)

Le due Torri [modifica]

  • "No!", disse Aragorn, prendendogli la mani e posando una bacio sulla sua fronte. "Hai vinto. Pochi hanno conosciuto un simile trionfo. Rasserenati! Minas Tirith non soccomberà!" (Aragorn a Boromir morente)
  • Certe strade, è meglio intraprenderle che rifiutarle, anche se il loro esito è oscuro. (Aragorn)
  • Desti ora, desti, Cavalieri di Théoden! | Terribili eventi nell'oscuro Oriente. | Sellate i cavalli, suonate le trombe! | Avanti Eorlingas!(Théoden recita la carica degli Eorlingas)
  • Credevo che i meravigliosi protagonisti delle leggende partissero in cerca di esse, perché le desideravano, essendo cose entusiasmanti che interrompevano la monotonia della vita, uno svago, un divertimento. Ma non accadeva così nei racconti veramente importanti, in quelli che rimangono nella mente. Improvvisamente la gente si trovava coinvolta, e quello, come dite voi, era il loro sentiero. Penso che anche essi come noi ebbero molte occasioni di tornare indietro, ma non lo fecero. E se lo avessero fatto noi non lo sapremmo, perché sarebbero stati obliati. Noi sappiamo di coloro che proseguirono, e non tutti verso una felice fine, badate bene; o comunque non verso quella che i protagonisti di una storia chiamano una felice fine. (Sam)
  • [Sam] «Pensandoci bene, apparteniamo anche noi alla medesima storia, che continua attraverso i secoli! Non hanno dunque una fine i grandi racconti?».
    «No, non terminano mai i racconti», disse Frodo. «Sono i personaggi che vengono e se ne vanno, quando è terminata la loro parte. La nostra finirà più tardi... o fra breve».
  • La guerra è indispensabile per difendere la nostra vita da un distruttore che divorerebbe ogni cosa; ma io non amo la lucente spada per la sua lama tagliente, né la freccia per la sua rapidità, né il guerriero per la gloria acquisita. Amo solo ciò che difendo: la città degli uomini di Nùmenor; e desidero che la si ami per tutto ciò che custodisce di ricordi, antichità, bellezza ed eredità di saggezza. (Faramir)
  • "Gandalf", ripeté il vecchio, come se avesse ritrovato fra vecchi ricordi una parola da tempo in disuso. "Si, era questo il nome. Io ero Gandalf".

Il ritorno del Re [modifica]

  • Dal dubbio e dalle tenebre verso il giorno galoppai,
    E cantando al sole la spada sguainai,
    Svanita ogni speme, lacero è il cuore:
    Ci attende la collera, la rovina e il notturno bagliore!

    Recitò queste strofe, eppure le disse ridendo. Perché il desiderio di combattere si era nuovamente impadronito di lui, ed egli era illeso, ed era giovane, ed era Re: sovrano di un popolo spietato. E mentre rideva, nella disperazione mirò ancora le navi nere e alzò la spada in segno di sfida. [riferito a Eomer che guida la cavalcata dei Rohirrim dopo la morte di Re Théoden]
  • Sono felice che tu sia qui con me. Qui, alla fine di ogni cosa, Sam. (Frodo)
  • È triste incontrarsi soltanto in questo modo, alla fine. Perché il mondo sta cambiando; lo sento nell'acqua, lo sento nella terra, e l'odoro nell'aria. Credo che non ci rivedremo più. (Barbalbero)
  • Non dirò: "Non piangete", perché non tutte le lacrime sono un male. (Gandalf)
  • Non tocca a noi dominare tutte le maree del mondo; il nostro compito è di fare il possibile per la salvezza degli anni nei quali viviamo, sradicando il male dai campi che conosciamo, al fine di lasciare a coloro che verranno dopo terra sana e pulita da coltivare. (Gandalf)
  • "Mai" è una parola troppo lunga persino per me. (Barbalbero)
  • Vecchio pazzo! Non riconosci la Morte quando la vedi? (Re Stregone di Angmar)
  • Un urlo si levò nell'aria vibrante, spegnendosi con una nota acuta, un lacerante lamento che scomparve con il vento, una voce senza corpo che si estinse e fu inghiottita e non si udì mai più in quell'era del mondo. [Riferito al Re Stregone dopo la sua caduta]
  • [...] ma Gothmog, il luogotenente di Morgul, li aveva tuttavia mandati a combattere... [Riferito a Gothmog dopo la caduta del Re Stregone]
  • In testa cavalcava un'alta figura malefica su di un cavallo nero [...]. Il cavaliere era interamente vestito di nero, e nero era il suo alto elmo: eppure non si trattava di uno Schiavo dell'Anello bensì di un uomo vivo. Era il Luogotenente della Torre di Barad-dûr, e il suo nome non è ricordato in alcuna storia; egli stesso infatti l'aveva scordato e diceva: "Sono la Bocca di Sauron". [Riferito alla Bocca di Sauron, principale emissario e servo di Sauron]
[John Ronald Reuel Tolkien, Il Signore degli Anelli, a cura di Quirino Principe, traduzione di Vicky Alliata di Villafranca, Bompiani, 2003.]

Proverbi e modi di dire delle varie razze della Terra di Mezzo [modifica]

  • Non rivolgerti agli Elfi per un consiglio, perché ti diranno sia no che sì. (Frodo a Gildor)
  • Strano come una notizia da Brea. (Espressione comune nel Decumano Est)
  • Non piove mai, diluvia soltanto, diciamo noi di Brea. (Omorzo Cactaceo)
  • ...pensa meno e più lentamente di quanto non parli, eppure riesce a vedere in tempo al di là di un muro di mattoni, come dicono a Brea. (Gandalf riferito a Omorzo Cactaceo)
  • Si dice che le lingue dei Nani non la smettono più quando si mettono a parlare del loro lavoro. (Glóin a Frodo)
  • È più sicuro nel ritrovare la via di casa in una notte cieca, che non i gatti della Regina Berúthiel. (Aragorn riferito a Gandalf)
  • È il lavoro mai incominciato che impieghi più tempo a finire. (Samvise, riportando un detto del Gaffiere)
  • Le mani di un re sono mani di guaritore. (Ioreth, riferito ad Aragorn)
 Poesie tratte da: <<Il Signore degli anelli>>
Pag. 111
(Frodo che canta durante una sosta) 
La Via prosegue senza fine
Lungi dall'uscio dal quale parte.
Ora la Via è fuggita avanti,
Devo inseguirla ad ogni costo
Rincorrendola con piedi alati
Sin all'incrocio con una più larga
Dove si uniscono piste e sentieri.
E poi dove andrò? Nessuno lo sa.

Pag. 158
(Frodo che incoraggia gli amici
nella Vecchia Foresta) 
O voi che errate nel paese oscuro,
Non disperate! Benchè d'aspetto a volte
cupo e duro,
Ogni bosco finisce
ed il sole apparisce:
Il sole dell'alba, il sole del vespro,
Il giorno che nasce o che muore grandioso,
Poichè il bosco svanisce
ad ovest o ad est...
Pag 191
(Incantesimo di uno Spirito dei Tumuli)
Fredda la mano ed il cuore e le ossa,
Freddo anche il sonno è nella fossa:
Mai vi sarà risveglio sul letto di pietra,
Mai prima che muoia il Sole e la Luna tetra.
Nel vento nero le stelle anch'esse moriranno,
Ed essi qui sull'oro ancora giaceranno,
Finchè l'oscuro signore non alzerà la mano
Sulla terra avvizzita e sul mare inumano.

Pag. 192
(Frodo chiama Tom Bombadil)
Oh! Tom Bombadil, Tom Bombadillo!
Nell'acqua, bosco e colle, tra salice e il giunchiglio,
Con fuoco, sole e luna, ascolta il mio richiamo!
Vieni, Tom Bombadil, del tuo aiuto abbisognamo!

Pag. 192-193
(Tom risponde e li libera dall'incantesimo)
Il vecchio 
Tom Bombadil è un tipo allegro,
Porta stivali ed una giacca blu cielo.
Nessuno l'ha mai preso, perchè Tom è il Messere;
Più potenti i suoi canti, e più veloci i suoi piedi.

Va' via, vecchio Spettro dei Tumuli, sparisci rapido al sole!
Diradati come la fredda nebbia, ululando più triste del vento,
Lontano dalle montagne, nelle terre squallide e brulle!
non tornar mai più qui! Lascia vuoto il tuo tumulo!
Sii perso e dimenticato, più buio dell'oscurità,
Là dove apriranno i cancelli quando il mondo corretto sarà!

Svegliatevi, allegri ragazzi! Svegliatevi al mio richiamo!
Siano caldi il cuore e le membra! La gelida pietra è caduta!
L'oscura porta è spalancata; la mano morta è rotta.
La Notte è stata cacciata, ed il Cancello vi aspetta!


Pag. 394-396
(Gimli narra la storia di Nanosterro e di Durin del passato)
Giovane era il mondo, e le montagne verdi,
Ancora sulla Luna macchia non era da vedervi,
Nessuna parola su fiume o rupe eretta in aria,
Quando Durin destatosi camminò in terra solitaria.

Diede nome ad anonimi colli e vallate,
Bevette da sorgive ancor mai assaggiate;
Egli si chinò per guardar nel Mirolago,
E di una corona di stelle vide il contorno vago;
Parean gemme incastonate in argento,
Sulle ombre del suo bel capo intento.

Bello era il mondo, ed alti i monti ignoti,
Prima della caduta, nei Tempi Remoti,
Dei potenti re che son fuggiti via
Da Nargothrond o Gondolin che sia
Dei Mari Occidentali sull'altra sponda:
Ai Tempi di Durin la terra era gioconda.

Era re su di un trono intarsiato
Fra saloni dal gran colonnato;
Sul suo capo i soffitti d'argento,
Su porte le rune del potere, e d'oro il pavimento.
Di sole, luna e stelle il bagliore infocato
Nei lampadari lucidi di cristallo molato,
Che sempre splendidi e imponenti brillavano,
E che mai nubi ed ombre di notte offuscavano.

Ivi colpiva l'incudine il martello,
Ivi l'incisor scrivea, ed oprava lo scalpello;
Ivi forgiata la lama ed all'elsa unita,
Ivi minator scavava e murator costruiva con fatica.
Ivi gemme, perle ed opale iridescente,
E metallo lavorato come maglie di rete incandescente.
Ivi scudi e corazze, asce, spade e pugnali,
E fiammanti speroni come non se ne fabbricano d'uguali.

Il popolo di Durin mai non si stancava;
Sotto le montagne la musica suonava:
Fremevano le arpe, cantavano i menestrelli,
E le trombe squillavano ai cancelli.

Il mondo è grigio, e le montagne anziane,
Nelle fucine, le fredde ceneri sono del fuoco un ricordo lontano.
Nessun'arpa vibrante, nessun ritmo di martelli.
Regna l'oscurità su miniere e castelli;
Sulla tomba di Durin incombe fosca l'ombra,
Moria, a Khazad-dum.

Pag. 1086-1087
(Sam canta nelle Torre Oscura mentre cerca Frodo)
Nelle terre d'Ovest ove il Sole brilla
Nascono i boccioli in primavera,
fioriscono gli alberi, l'acqua zampilla,
gli uccelli cantan nella sera.

Son senza nubi le notti e son belle,
e portan dolcemente le betulle
come gemme bianche le elfiche Stelle
fra i loro capelli di fanciulle.

Del mio viaggio la fine è arrivata,
delle tenebre orribile è il peso,
ma oltre torre alta e alata,
oltre monte e pendio scosceso,
sulle ombre il Sole si è alzato
e le Stelle brillano in cielo.
Non dirò che il Giorno è passato,
che le Stelle portano un velo.
Pag. 940
(Aragorn ripete le parole del Veggente Malbeth dette ai tempi dell'ultimo re di Fornost) 
Vedo già sulla terra una lunga ombra,
Mutarsi ad occidente in buia tenebra.
Trema la Torre; e vicino è il destino
Alle tombe dei re. Sorgono i Morti,
E giunta è l'ora per i traditori:
Di nuovo, in piedi sulla Roccia d'Erech,
Udran sui colli lo squillare di un corno.
Chi suonerà? Chi, dalle grige tenebre,
Quella perduta gente chiamerà?
L'erede di colui che allor tradirono
Verrà dal Nord, sospinto dal bisogno,
E varcherà il Cancello che separa
Le nostre vie dai Sentieri dei Morti.

Pag. 1020
(Molti anni dopo la caduta di Sauron, a Rohan un menestrello così narrava nel suo canto dei Tumuli di Mundburg)
Udimmo squillare i corni nei colli,
Brillavan le spade nel regno del Sud.
Al galoppo i cavalli verso Pietralanda
Come vento al mattino. Scoppiava la guerra.

Lì cadde Théoden, possente figlio di Thengel,
E palazzi dorati e verdi pianure
Del reame del Nord non lo rividero,
Grande e nobile sire. Harding e Guthlàf,
Dunhere e Déorwine, il valoroso Grimbold,
Horn e Fastred, Herefara e Herubrand,
Combattendo caddero in terra lontana:
Nei Tumuli di Mundburg giaccion sotto l'erba,
Accanto ai compagni, signori di Gondor.

Ne Hirluin il Bello ai colli sul mare,
Ne Forlong il Vecchio alle valli fiorite
In gloria e trionfo tornarono.
E mai più rividero gli alti arcieri
Derufin e Duilin, del Morthond le scure acque,
All'ombra delle montagne.

Morte al mattino ed al calar del giorno
Colse gli eroi. Dormiranno a lungo
Sotto l'erba presso il Grande Fiume.
Ora scorre grigio e splende come argento,
Allora scrosciava come acque ruggenti:
Ardeva di sangue la schiuma al tramonto,
Come roghi avvampavano i monti nella sera;
Rossa la rugiada nel Rammas Echor.

Pag. 1150
(Un'Aquila reca notizie dei Signori dell'Ovest)
Cantate ora, gente della Torre di Anor,
perchè il Regno di Sauron è finito per sempre,
e la Torre Oscura è crollata.

Cantate e gioite, gente della Torre di Guardia,
perchè non fu vana l'attesa,
e il Cancello Nero è spezzato,
e il vostro Re l'ha varcato,
ed egli è vittorioso.

Cantate è godete, tutti voi figli dell'Ovest,
perchè il vostro Re tornerà,
e in futuro in mezzo a voi vivrà,
tutti i giorni della vita.

E l'Albero appassito rifiorirà,
ed egli nei luoghi alti lo pianterà,
e benedetta sarà la Città.

Cantate quindi, o gente!

Un canto conviviale

Oh! Oh! Oh! Ho bisogno del nettare dal bel colore
Per guarire il mio cuore e ed annegare il mio dolore.
La pioggia può cadere ed il vento soffiare,
E' lunghissima la strada che mi resta da fare,
Ma sotto un grande albero io mi riposerò
E le nuvole veloci passare guarderò.













Canzoni


(tempo critico,sacre scuole)
Giorni diventano stagioni,
svarioni bruciano altri neuroni,
intanto tu esci là fuori e prendi lezioni,
sclero se è vero
che il tempo è un film in technicolor allora io zero,
che resto in bianco-nero,
prigioniero di una foto con sfondo il vuoto
ma il gioco ha un significato mascherato come Naoto,
chi non lo trova nel mentre si arrende,
si spenge da solo la gente,
guardando il cielo di notte vede una stella cadente,
io cerco di colpire al plesso il mio falso riflesso,
prima che lui esca dallo specchio: a un passo dal collasso,
sta solo a me decidere,
ma io degenere vivo per vivere: domani cosa può succedere 



(hard-boiled sabotatori)
Trasmetto dalla città dove piove acido, grigio
vento gelido come lo sguardo del mister col soprabito
ho versi trascendenti che infrangono le tue nuove trendy lenti trasparenti Fendi
senti rime più nuove del sangue di Johnny Lambs
che ogni anno si ricambia quando è saturo di bamba
resisto ai colpi più di narici in ceramica
sono il solarium che sputtana la tua faccia di plastica
la sequenza porno subliminale nel cartoon di natale
frequenza letale che ti lede il cervello dal cellulare
una ferita aperta
come quella di chi si sveglia senza reni e milza su spiaggia deserta
con Fame in combinazione
la mistione di coca e robba nell'iniezione del toffa che muore in stazione
l'esplicitazione che per la battle non sei in grado
sono l'undici fisso sul dado truccato
rimo da quando le zarre si sono messe le prime Buffalo
da quando hanno sgamato il primo prete pedofilo
la mia strofa è una dose pesata al Tanita
droga del futuro che non è stata ancora sintetizzata
Paolino porta la guerra sonora,
io stacco l'ombra da terra ai rapper dell'ultim'ora
occhio cinese tipo mora
mc che ti fa tipo MDMA ti schianto come un dc9 calibro del mio rap
lamo col mic a baionetta
il tuo cd è pieno di pezzi di ***** come una camionetta
Il Guercio è il nome del tipo che in un minuto ha chiarito
che sei fottuto, finito, quando rime sputo e benedico il micro



(Phrà)
Questa va a ogni mio singolo frate
da un'altra madre
la mia mano è qua per rialzarsi se cade
aggregazione la via nella confusione
in pace o nell'aggressione
il mio sangue è il loro tipo trasfusione
amore alle persone vere
all'ombra delle sere
a chi fuma dal mio spliff e beve dal mio bicchiere
ai giorni persi nella city,
a chi fa sacrifici alle urbane leggende tramando i miti diverse matrici
portano a destini uniti
o divisi da bisettrici
io non dimentico le radici cambia latitudine
ma sono le stesse cose impresse nelle retine
frà lealtà nel dna
stessa mentalità-da piazza
anche tra anni in giacca e cravatta
quando sarà vecchia la mia fazza
stringo legami e saldo i nervi
gli infami sono tanti perchè l'odio e l'invidia li rendono loro servi
per quello che ho imparato aggiro
va la stima in rima
alla seconda famiglia a cui tengo più della prima 



(No more sorrow)
dicono che chi pensa soffre di più
quindi la lacrima è più densa
cade al centro dell'oceano non va persa
confuso nella pioggia il pianto è melodia
risuona dolce e porta la malinconia ed il male via
una poesia può rallentare i battiti, ansia col contagocce
quando un pazzo con giudizio ha sollievo nel vizio
cercherò un nuovo alfabeto per andare oltre
alle parole e ai suoni se finiscono le sette note
ed asciugarti il viso, mandare in rewind la lacrima
per chi vive per me e anche per chi è attaccato a una macchina
scriverò la canzone più grande che c'è
per farti forza se ti succede qualcosa più grande di te
superficialità e materialismo vogliono affogarmi
le paure di non farcela puntano in faccia armi
resto un altro peccatore, dipende chi fa le regole (chi?)
se non sono un ******** per gli altri resterò un debole 



(Cattivi e buoni)
Spiritualità:la cerco, l'odio è cieco
buttare parole o versare sangue:
il conflitto è spreco
tra le anime nere, dove il male si arrampica
sulle costole poi infetta le molecole
ho visto la vita nascere,
ho visto fermarsi un cuore
capisci che non vuoi essere soltanto
un altro spettatore
dignità non svendo.
più ricchi fuori più poveri dentro
chiamo il diavolo, Dio ce l'ha sempre spento
voglio assaltare il cielo
ma lo respiro è chimico
voglio assaggiare il cielo
non lo decifro è criptico
spiritualità: a cui mi attacco
quando un mio caro è malato
e una donna si fa di crack
nella città *******,
ognuno a modo suo cerca il nirvana
un giorno un'altra grana, la libertà è la grana
il cuore si sbrega, la schiena si piega
e ora ascolta un senza-dio che prega







canzoni di Gue 

Pequeno che dedico a Baby  Young



Perchè l'amore è un vanto e anche quand'è stanco




E anche se bastardo e ti porta all'infarto




Meglio morire urlando però tentando un salto




Che non amare affatto per vivere soltanto ...Nel silenzio ripenso a te




Che sei la via d'uscita la sola che c'è




Ti voglio proprio ora (ora) ora (ora), vola con me


(vola con me).


max b amoreessia






"Abbi sempre fiducia in chi siamo




E nient'altro ha importanza




La vita è nostra, la viviamo a modo nostro


Cerco fiducia e la trovo in te


Ogni giorno per noi qualcosa di nuovo




Apri la mente ad un nuovo punto di vista"


Metallica-nothing else matters(


Piu bella cosa non c'é, più bella cosa di te, unica come sei, immensa quando vuoi, grazie di esistere...


(da Piu bella cosa)


Potrei rimanere sveglio solo per sentirti respirare
vederti sorridere mentre dormi
Mentre sei lontana a sognante
Potrei trascorrere la mia vita in questa dolce resa
Potrei rimanere perso in questo momento per sempre
Ogni attimo trascorso con te
E' un attimo che serbo caro

Non voglio chiudere gli occhi
Non mi voglio addormentare
Perche mi mancheresti, baby
E non mi voglio perdere niente
Perche persino quando ti sogno
II sogno piu bello non basterebbe
Mi mancheresti ancora, baby
E non mi voglio perdere niente

Steso vicino a te
Mentre sento il battere del tuo cuore
E mi chiedo cosa staff sognando
Mi chiedo se è me che vedi
Poi ti bacio gli occhi a ringrazio Dio che siamo insieme
voglio stare con te
In quest'attimo per sempre, per sempre

Non voglio chiudere gli occhi
Non mi voglio addormentare
Perche mi mancheresti, baby
E non mi voglio perdere niente
Non mi voglio perdere neanche un sorriso
Non mi voglio perdere neanche un bacio
voglio stare con te
Qui con te, cosi
Ti voglio tenere stretta
Sentire il tuo cuore vicino al mio
E rimanere qui in questo momento
Per sempre

Non voglio chiudere gli occhi
Non mi voglio addormentare, si
Non mi voglio perdere niente
 

Aerosmith-i don't wanna miss a thing aerosmith
http://www.youtube.com/watch?v=SWd73bK9-zc



Canzondi di Avril Lavigne


Keep Holding On
You’re not alone
Together we stand
I’ll be by your side
You know, I’ll take your hand
When it gets cold
And it feels like the end
There’s no place to go
You know, I won’t give in
No, I won’t give in
CHORUS
Keep holding on
‘Cause you know we’ll make it trough, we’ll make it through
Just stay strong
‘Cause you know I’m here for you, I’m here for you
There’s nothing you could say (nothing you could say)
Nothing you could do (nothing you could do)
There’s no other way when it comes to the truth
So keep holding on
‘Cause you know we’ll make it trough, we’ll make it trough
So far away
I wish you were here
Before it’s too late this could all disappear
Before the doors close and it comes to an end
With you by my side I will fight and defend
I’ll fight and defend, yeah yeah
CHORUS
Hear me when I say, when I say I believe
Nothing’s gonna change, nothing’s gonna change destiny
Whatever is meant to be
Will work out perfectly, yeah yeah yeah yeah
La da da da
La da da da
La da da da, da da da da da da
CHORUS
Keep holding on
Keep holding on
There’s nothing you could say (nothing you could say)
Nothing you could do (nothing you could do)
There’s no other way when it comes to the truth
So keep holding on
‘Cause you know we’ll make it trough, we’ll make it trough

 



Continua a tenere duroNon sei solo
Noi stiamo insieme
Sarò al tuo fianco
Lo sai, ti prenderò per mano
Quando comincia a fare freddo
E sembra che sia la fine
Non c’è nessun posto dove andare
Lo sai, non mi arrenderò
No, non mi arrenderò
RITORNELLO
Continua a tenere duro
Perchè sai che ce la faremo, ce la faremo
Sii forte
Perchè sai che sono qui per te, sono qui per te
Non c’è niente che tu possa dire (niente che tu possa dire)
Niente che tu possa fare (niente che tu possa fare)
Non c’è altra strada quando si tratta della verità
Perciò continua a tenere duro
Perchè sai che ce la faremo, ce la faremo
Così lontano
Vorrei che tu fossi qui
Prima che sia troppo tardi tutto questo potrebbe scomparire
Prima che si chiudano le porte e che questo finisca
Con te al mio fianco combatterò e difenderò
Combatterò e difenderò, yeah yeah
RITORNELLO
Ascoltami quando dico, quando dico che credo
Che niente cambierà, niente cambierà il destino
Qualsiasi cosa dovrà essere
Andrà a finire perfettamente, yeah yeah yeah yeah
La da da da
La da da da
La da da da, da da da da da da
RITORNELLO
Continua a tenere duro
Continua a tenere duro
Non c’è niente che tu possa dire (niente che tu possa dire)
Niente che tu possa fare (niente che tu possa fare)
Non c’è altra strada quando si tratta della verità
Perciò continua a tenere duro
Perchè sai che ce la faremo, ce la faremo





Poesie Francesi




tu es la lumiere de mes yeux (tu sei la luce dei miei occhi)




j'aime la vie parce que ma vie c'est toi (amo la mia vità perke la mia vita sei tu)






tu es ma vie mon amour (amore mio sei la mia vita)




Révision ma vie




pendant que je regarde ce soleil




qu'il meurt dans la mer:




fragments et moments…




souvenirs du passé




et rien du présent.




À toi je dis, ou soleil corallien,




tu que porte la belle journée




tu prends ce temps




avec toutes ses choses




parce que je l'aime




et j'ai peur




de ne la pas voir plusieurs




rends-moi demain ce temps...




je pourrai ainsi dire encore




-… mon amour... je t'aime… -






Ripasso la mia vita




mentre guardo questo sole




che muore nel mare:




frammenti e momenti…




ricordi del passato




e niente del presente.




A te dico, o sole corallino,




tu che porti la bella giornata




prendi questo tempo




con tutte le sue cose




perché io amo lei




e ho paura




di non vederla più




rendimi questo tempo domani...




così potrò dire ancora




- …amore mio... ti amo… -




Non posso esistere senza di te.




Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:




la mia vita sembra che si arresti lì,




non vedo più avanti.




Mi hai assorbito.




In questo momento ho la sensazione




come di dissolvermi:




sarei estremamente triste




senza la speranza di rivederti presto.




Avrei paura a staccarmi da te.




Mi hai rapito via l'anima con un potere




cui non posso resistere;




eppure potei resistere finché non ti vidi;




e anche dopo averti veduta




mi sforzai spesso di ragionare




contro le ragioni del mio amore.




Ora non ne sono più capace.




Sarebbe una pena troppo grande.




Il mio amore è egoista.




Non posso respirare senza di te.


~ John Keats ~




Frasi tratte dal libro Walden ovvero la vità nei boschi di Henry David Thoreau



  "I went to the woods because I wished to live deliberately, to front only the essential facts of life, and see if I could not learn what it had to teach,                                                                                                                         and not, when I came to die, discover that I had not lived."

Henry David Thoreau


  1. non è mai troppo tardi per rinunciare ai nostri pregiudizi. Non possiamo accettare nessuna maniera di agire---per quanto antica essa sia---senza averla precedentemente spertimentata
  2. per quanti insuccessi tu abbia avuto finora, <<non afflirgerti figlio mio ; chi potrà assegnarti quello che ti resta ancora da compimpiere?>>
  3. ogni mutamento è un miracolo da contemplare: è un miracolo che sd'avvera ad ogni instante
  4. disse confucio << la ver sapienza consiste nel spere ciò che si sà, e nel sapere ciò che non si sa>>
  5. in ogni stagione, e a qualunque ora del giorno e della notte, è sempre stata la mia cura migliorare quanto più potessi cogliere l'attimo in cui mi trovavo da vivere, e fermarlo per vivere nel punto d'incontro di due eternità, il passato e il futuro, vale a dire nel presente; e attenermi fedelmente ad esso

Andai nei boschi
perché volevo vivere
con saggezza e profondità
e succhiare tutto il midollo della vita,
sbaragliare tutto ciò che non era vita !
E non scoprire,
in punto di morte,
che non ero vissuto.
Henry David Thoreau

1.  Allontanamento dalla famiglia, fine dell’età dell’innocenza e inizio dell’adolescenza ;
2.  boschi, ingresso nel mondo, per vivere la propria vita, e trovare la propria identità, la propria via ;
3.  per migliorare se stesso, crescere e maturare, rinascere a nuova vita, quella adulta ;
4.  e vivere il meglio della vita, intensamente, senza sprecare nulla, perché ogni attimo è la vita intera e va vissuto come se fosse l’unico ;
5.  e lottare contro tutto ciò che non è vita : la morte, il conformismo, la noia, la stupidità, l’ipocrisia, l’egoismo, la meschinità, l’odio...;
6.  per non scoprire, alla fine, di non essere vissuto, di avere sprecato la propria esistenza con tutto ciò che non era vita.  
     
Cos’è la vita ?
     La vita è saggezza, conoscenza, pienezza, intensità, profondità. cioè originalità, unicità, autenticità, libertà.
     “ Avranno atteso finché non è stato troppo tardi per realizzare almeno un briciolo del loro potenziale...Cogliete l’attimo, rendete straordinaria la vostra vita”.
Osare, andare incontro alla vita perché nella vita si scopre se stessi.
1.  Andai nel mondo ;
2.  perché volevo vivere il meglio della vita fino in fondo e in piena coscienza ;
3.  e battere tutto ciò che me lo impediva e che non lo era.
4.  Per non scoprire, in punto di morte, di aver sprecato l’unica occasione che avevo : la mia vita.
     La vita è straordinaria perché è la nostra unica occasione e non va sciupata, ma vissuta al meglio : “ Succhiare tutto il midollo della vita “.
     Abbiamo un’unica occasione per vivere, cerchiamo di non sprecarla, come accade quando ci lasciamo sopraffare da ciò che non lo è : osare, avere coraggio, ed essere noi stessi.
Cos’è la vita ?
     È vivere sapendo che domani non ci saremo più. E, quindi, perché rimandare quando è ora che esistiamo? Dunque, vivere la nostra unica occasione come straordinaria, poiché non si ripeterà e viverla con saggezza, sapendo cos’è la vita.

Henry David Thoreau
     (Concord, Massachusetts 1817-1862), scrittore e filosofo statunitense. Fu tra massimi interpreti del pensiero trascendentalista. Dopo gli studi alla Harvard University e un breve periodo dedicato all'insegnamento, Thoreau visse dal 1841 al 1843 nella casa di Ralph Waldo Emerson, dove conobbe altri trascendentalisti, fra i quali il filosofo e pedagogista Amos Bronson Alcott e i due riformatori sociali e critici letterari Margaret Fuller e George Ripley. Due anni dopo andò a vivere in una capanna sulle rive del laghetto di Walden, presso Concord, e vi rimase fino al 1847. Durante questo soggiorno si mantenne con svariati lavori manuali, dedicandosi intanto allo studio della natura, alla riflessione filosofica e alle letterature classiche e moderne. Sebbene sia stato un autore prolifico, soltanto una parte della sua opera fu pubblicata mentre era ancora in vita: alcune poesie, che comparvero sul periodico trascendentalista "The Dial"; Una settimana sui fiumi Concord e Merrimack (1849), resoconto di una gita fluviale col fratello, dove allo studio della natura si affianca la speculazione metafisica; e la sua opera più famosa, Walden o vita nei boschi(1854), che, oltre a registrare gli avvenimenti più significativi dell'esperienza a Walden, presenta in modo chiaro e diretto le ragioni della scelta dell'autore a favore della vita contemplativa. Di notevole valore letterario sono il diario, pubblicato postumo, e i saggi. Tra questi, il più celebre è Disobbedienza civile (1849), nato dalla posizione di dissenso di Thoreau nei confronti di un governo che consentiva lo schiavismo ed era coinvolto nella guerra messico - americana. In questo saggio pose le basi teoriche della resistenza passiva, la forma di protesta poi adottata da Gandhi come tattica contro gli inglesi, così come dagliafroamericani per combattere la segregazione razziale negli Stati Uniti.






Tratte da In to the Wild


C'è tanta gente infelice che tuttavia non prende l'iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l'animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l'avventura. La gioia di vivere deriva dall'incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell'avere un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso… Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un'esistenza non convenzionale... (C. J. McCandless)
Ma ti sbagli se pensi che le gioie della vita vengano soprattutto dai rapporti tra le persone. Dio ha messo la felicità dappertutto, è ovunque, in tutto ciò in cui possiamo fare esperienza. Abbiamo solo bisogno di cambiare il modo di guardare le cose. (C. J. McCandless)
C'è una gioia nei boschi inesplorati, C'è un'estasi sulla spiaggia solitaria, C'è vita dove nessuno arriva vicino al mare profondo, e c'è musica nel suo boato. Io non amo l'uomo di meno, ma la Natura di più. (da una didascalia in apertura; citazione di George Byron)
Chris misurava se stesso e coloro che lo circondavano secondo un rigido codice morale. Rischiava di incamminarsi su un sentiero carico di solitudine, ma trovava compagnia nei personaggi dei libri che amava, negli scrittori come Tolstoj, Jack London, e Thoreau. Per ogni circostanza sapeva trovare la citazione adeguata e non perdeva occasione per farlo. (Carine McCandless)
La felicità è reale solo quando condivisa. (C. J. McCandless)
Non mi servono i soldi, rendono le persone prudenti. Parafrasando quello che diceThoreau: non l'amore, non i soldi, non la fede, non la fama, non la giustizia, datemi la verità! (C. J. McCandless)
Se vuoi qualcosa nella vita, allunga la mano e prendila... (C. J. McCandless)
Due anni lui gira per il mondo: niente telefono, niente piscina, niente cani e gatti, niente sigarette. Libertà estrema, un estremista, un viaggiatore esteta che ha per casa la strada. Così ora, dopo due anni di cammino arriva l'ultima e più grande avventura. L'apogeo della battaglia per uccidere il falso essere interiore, suggella vittoriosamente la rivoluzione spirituale. Per non essere più avvelenato dalla civiltà lui fugge, cammina solo sulla terra per perdersi nella natura selvaggia. (C. J. McCandless)
Ho letto da qualche parte che nella vita importa non già di essere forti, ma di sentirsi forti. Di essersi misurati almeno una volta, di essersi trovati almeno una volta nella condizione umana più antica, soli davanti alla pietra cieca e sorda, senza altri aiuti che le proprie mani, e la propria testa. (C. J. McCandless citando Primo Levi)
Se ammettiamo che l'essere umano possa essere governato dalla ragione, ci precludiamo la possibilità di vivere. (C. J. McCandless leggendo Tolstoj, Guerra e pace)
E se io stessi sorridendo e stessi correndo tra le vostre braccia, riuscireste a vedere… quello che vedo io ora? (C. J. McCandless)
Il mare non fa mai doni se non duri colpi e qualche volta volta un'occasione di sentirsi forti, ora io non so molto del mare ma so che qui è così e quanto importi nella vita non già di essere forti ma di sentirsi forti, di essersi misurati almeno una volta, di essersi trovati almeno una volta nella condizione umana più antica, soli davanti alla pietra cieca e sorda senza altri aiuti che le proprie mani e la propria testa.(Primo Levi)
Non dovremmo negare che l'essere nomadi ci ha sempre riempiti di gioia. Nella nostra mente viene associato alla fuga da storia, oppressione, legge e noiose coercizioni, alla liberà assoluta, e la strada porta sempre a Ovest. (C.J. McCandless)
Ci sono persone convinte di non meritare l'amore. Loro si allontanano in silenzio dentro spazi vuoti, cercando di chiudere le brecce al passato. (C. J. McCandless)
Ho vissuto molto, e ora credo di aver trovato cosa occorra per essere felici: una vita tranquilla, appartata, in campagna. Con la possibilità di essere utile con le persone che si lasciano aiutare, e che non sono abituate a ricevere. E un lavoro che si spera possa essere di una qualche utilità; e poi riposo, natura, libri, musica, amore per il prossimo. Questa è la mia idea di felicità. E poi, al di sopra di tutto, tu per compagna, e dei figli forse. Cosa può desiderare di più il cuore di un uomo? (C. J. McCandless che legge Lev Tolstoj)
La fragilità del cristallo non è una debolezza ma una raffinatezza. (Carine McCandless)
Sei buona buona. Sei tipo... cento, cento mila volte meglio di qualunque mela che ho mai mangiato. Io non sono Superman, sono Supertramp e tu sei Supermela. Così gustosa. Così... biologica, così naturale. Sei la luce mela dei miei occhi. (Christopher McCandless)
L'essenza dello spirito dell'uomo sta nelle nuove esperienze. (Christopher McCandless)


Tratte dai libri di harry potter
Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere. (Albus Silente)

La musica! Una magia al di là di tutto ciò che facciamo. (Albus Silente)

In fin dei conti, per una mente ben organizzata, la morte non è che una nuova, grande avventura. (Albus Silente)

Essere stati amati tanto profondamente ci protegge per sempre, anche quando la persona che ci ha amato non c'è più. È una cosa che ci resta dentro, nella pelle. (Albus Silente)

La verità è una cosa meravigliosa e terribile, e per questo va trattata con cautela. (Albus Silente)

Sono le scelte che facciamo che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità

Voldemort stesso ha creato il suo peggior nemico, come fanno ovunque i tiranni! Hai idea di quanto i tiranni temano coloro che opprimono? Sanno benissimo che un giorno tra quelle molte vittime ce ne sarà certamente una che si leverà contro di loro e reagirà!

Yoda



Star Wars episodio I: La minaccia fantasma 

  • Arduo da vedere il Lato Oscuro è.
  • [riferito ad Anakin] Nebuloso è il futuro di questo ragazzo.
  • La paura è la via per il Lato Oscuro. La paura conduce all'ira, l'ira all'odio; l'odio conduce alla sofferenza. Ah... Io sento in te molta paura.
  • Tuo apprendista Skywalker sarà. (Yoda ad Obi-Wan)
  • [riferito ai Sith] Sempre due ci sono... Né più né meno... Un Maestro, e un Apprendista. (Yoda a Mace Windu)

Star Wars episodio II: L'attacco dei cloni 

  • Dolore, sofferenza, morte io sento... qualcosa di terribile è avvenuto. Il giovane Skywalker soffre molto, soffre tremendamente... (Yoda a Mace Windu)
  • Molto da apprendere ancora tu hai. (Yoda al Conte Dooku)
  • Vittoria? Vittoria tu la chiami, maestro Obi-Wan? No, non vittoria... su tutto l'ombra del Lato Oscuro è calata. (Yoda ad Obi-Wan)

Star Wars episodio III: La vendetta dei Sith 

  • La morte è parte naturale della vita, gioisci per coloro che intorno a te si trasformano nella Forza. (Yoda ad Anakin)
  • Al termine il tuo dominio è, e non breve abbastanza è stato. (Yoda all'Imperatore)
  • In esilio devo andare, fallito io ho.

Star Wars episodio V: L'impero colpisce ancora 

  • No! Provare no! Fare, o non fare! Non c'è provare! (Yoda a Luke)
  • Sempre per te non può essere fatto... (Yoda a Luke)
  • Devi disimparare ciò che hai imparato! (Yoda a Luke)
  • Guerra non fa nessuno grande. (Yoda a Luke)
  • La grandezza non conta; guarda me: giudichi forse me dalla grandezza? Non dovresti farlo infatti, perché mio alleato è la Forza, ed un potente alleato essa è! (Yoda a Luke)
  • Illuminati noi siamo! Non questa materia grezza! (Yoda a Luke)
  • Rabbia, paura, violenza: sono loro il Lato Oscuro! Veloci ti raggiungono quando combatti! Se anche una sola volta la strada buia tu prendi, per sempre essa dominerà il tuo destino! Consumerà te, come ha consumò l'apprendista di Obi Wan! (Yoda a Luke)
  • [riferito a Luke] Questo qui per lungo tempo ho osservato: durante tutta la sua vita lui guardato lontano, al futuro, all'orizzonte! Mai la sua mente su dove lui era! Su ciò che faceva! (Yoda a Obi Wan)
  • Avventura?! Emozioni?! Un jedi queste cose non ambisce! Tu sei avventato. (Yoda a Luke)
  • Luke: Non tradirò la tua fiducia. Io non ho paura.
    Yoda: Tu l'avrai. Tu, l'avrai.
  • Yoda: Corri! Si! Si! Il vigore di un Jedi scaturisce dalla Forza, ma attento al Lato Oscuro! Rabbia, paura, violenza: sono loro il Lato Oscuro! Veloci ti raggiungono quando combatti! Se anche una sola volta la strada buia tu prendi, per sempre essa dominerà il tuo destino! Consumerà te, come ha consumò l'apprendista di Obi Wan!.
    Luke: Fener....! Il Lato Oscuro è più forte?
    Yoda: No! No! No....più rapido...più facile...più seducente...
    Luke: Ma come distinguo quello cattivo dal buono?
    Yoda: Lo imparerai! Quando sei calmo, in pace! Passivo....un Jedi usa la Forza per saggezza e difesa, mai per attaccare!
    Luke: Ma dimmi perchè non pos....
    Yoda: No.No. Non c'è perchè! Niente più ti insegnerò, io, oggi. Pulisci la mente da domande. Uhm...

Star Wars episodio VI: Il ritorno dello jedi

  • Quando 900 anni di età avrai, bello non sembrerai! (Yoda a Luke)
  • Presto riposerò... sì, per sempre dormirò. Meritato avrò? [...] È l'andare delle cose, anche della Forza. (Yoda a Luke)
  • Luke, c'è un altro Skywalker... (Yoda a Luke)

Siddharta 

Incipit 

Nell'ombra della casa, sulle rive soleggiate del fiume presso le barche, nell'ombra del bosco di Sal, all'ombra del fico crebbe Siddharta, il bel figlio del Brahmino, il giovane falco, insieme all'amico suo, Govinda, anch'egli figlio di Brahmino. Sulla riva del fiume, nei bagni, nelle sacre abluzioni, nei sacrifici votivi il sole bruniva le sue spalle lucenti. Ombre attraversavano i suoi occhi neri nel boschetto di mango, durante i giochi infantili, al canto di sua madre, durante i santi sacrifici, alle lezioni di suo padre, così dotto, durante le conversazioni dei saggi. Già da tempo Siddharta prendeva parte alle conversazioni dei saggi, si esercitava con Govinda nell'arte oratoria, nonché nell'esercizio delle facoltà di osservazione e nella pratica della concentrazione interiore.
[Hermann Hesse, Siddharta, traduzione di Massimo Mila, Adelphi, 1975. ISBN 884590184X]

Citazioni 

  • Così tutti amavano Siddharta. A tutti egli dava gioia, tutti ne traevano piacere. Ma egli, Siddharta, a se stesso non procurava piacere, non era di gioia a se stesso. (p. 28)
  • Ma valeva la pena saper tutto questo, se non si sapeva l'uno e il tutto, la cosa più importante di tutte, la sola cosa importante? (p. 30)
  • "L'anima tua è l'intero mondo": così vi stava scritto. E vi stava scritto che l'uomo nel sonno, nel profondo sonno, penetra nel proprio Io e prende stanza nell'Atman. (p. 30)
  • Ma dov'erano i saggi, dove i sacerdoti o i penitenti, ai quali fosse riuscito, non soltanto di conoscerla, questa profondissima scienza, ma di viverla? Dove era l'esperto che sapesse magicamente richiamare dal sonno allo stato di veglia l'esperienza dell'Atman, ricondurla nella vita quotidiana, nella parola e nell'azione? (p. 31)
  • Eppure era questa che bisognava trovare: scoprire la fonte originaria nel proprio Io, e impadronirsene! Tutto il resto era ricerca, era errore e deviazione. (p. 31)
  • Una meta si proponeva Siddharta: diventare vuoto, vuoto di sete, vuoto di desideri, vuoto di sogni, vuoto di gioia e di dolore. Morire a se stesso, non essere più lui, trovare la pace del cuore svuotato, nella spersonalizzazione del pensiero rimanere aperto al miracolo, questa era la sua meta. (p. 37)
  • Quando ogni residuo dell'Io fosse superato ed estinto, quando ogni brama e ogni ripulso tacesse nel cuore, allora doveva destarsi l'ultimo fondo delle cose, lo strato più profondo dell'essere, quello che non è più Io: il grande mistero. (p. 38)
  • A volte percepiva, nella profondità dell'anima, una voce lieve, spirante, che piano lo ammoniva, piano si lamentava, così piano ch'egli appena se ne accorgeva. Allora si rendeva conto per un momento che viveva una strana vita, che faceva cose ch'erano un mero gioco, che certamente era lieto e talvolta provava gioia, ma che tuttavia la vita vera e propria gli scorreva accanto senza toccarlo. Come un giocoliere con i suoi arnesi, così egli giocava coi propri affari e con gli uomini che lo circondavano, li osservava, si pigliava spasso di loro: ma col cuore, con la fonte dell'essere suo, egli non era presente a queste cose. E qualche volta rabbrividì a simili pensieri, e si augurò che anche a lui fosse dato di partecipare con la passione di tutto il suo cuore a questo puerile travaglio quotidiano, di vivere realmente, di agire realmente e di godere e di esistere realmente, e non solo star lì come uno spettatore.
  • E tutto insieme, tutte le voci, tutte le mete, tutti i desideri, tutti i dolori, tutta la gioia, tutto il bene e il male, tutto insieme era il mondo. Tutto insieme era il fiume del divenire, era la musica della vita.
  • La maggior parte degli uomini sono come una foglia secca, che si libra nell'aria e scende ondeggiando al suolo. Ma altri, pochi, sono come le stelle fisse, che vanno per un loro corso preciso, e non c'è vento che li tocchi, hanno in se stessi la loro legge e il loro cammino.
  • La saggezza non può essere trasmessa. La saggezza che un saggio tenta di trasmettere suona sempre simile alla follia.
  • Mai ho visto un uomo guardare, sorridere, sedere, camminare a quel modo, egli pensava, così veramente desidero anch'io saper guardare, sorridere, sedere e camminare, così libero, venerabile, modesto, aperto, infantile e misterioso. Così veramente guarda e cammina soltanto l'uomo che è disceso nell'intimo di sé stesso. Bene, cercherò anch'io di discendere nell'intimo di me stesso.
  • Siddharta non fa nulla. Siddharta pensa, aspetta, digiuna, ma passa attraverso le cose del mondo come la pietra attraverso l'acqua, senza far nulla, senza agitarsi: viene scagliato, ed egli si lascia cadere. La sua meta lo tira a sé, poiché egli non conserva nell'anima propria, che potrebbe contrastare a questa meta.
  • Non era il tempo la sostanza di ogni pena, non era forse il tempo la sostanza di ogni paura, e non sarebbe stato superato e soppresso tutto il male, tutto il dolore del mondo, appena si fosse superato il tempo, appena si fosse trovato il modo di annullare il pensiero del tempo?
  • Tutti sono sottomessi, tutti desiderano obbedire e pensare meno che si può: bambini sono gli uomini.
  • Ho avuto pensieri e princìpi. Tante volte ho sentito in me il sapere, per un'ora o per un giorno così come si sente la vita nel proprio cuore. Ma questo è un pensiero che ho trovato io: la saggezza non è comunicabile. La scienza si può comunicare, ma la saggezza no. Si può trovarla, viverla, si possono fare miracoli con essa, ma spiegarla e insegnarla non si può.
  • Ho capito che avevo molto bisogno del peccato, avevo bisogno della voluttà, dell'ambizione, della vanità, e avevo bisogno della più profonda disperazione, per smettere di confrontarlo con un certo mondo da me desiderato, con una specie di perfezione da me voluta. Per lasciarlo, invece, così com'è. Per amarlo e appartenergli con gioia.
  • L'amore mi sembra di tutte la cosa più importante. Penetrare il mondo, spiegarlo, disprezzarlo, può essere opera di filosofi. A me importa solo di poterlo amare; a me importa solo di poter considerare me, tutti gli esseri e il mondo con amore, ammirazione e rispetto.
  • Obbedire così, non a un comando esterno, ma solo alla voce, essere pronto così, questo era bene, questo era necessario, null'altro era necessario. (p. 84)
  • Allora si rendeva conto che viveva una strana vita, che faceva cose ch'erano un mero gioco, che certamente era lieto e talvolta provava gioia, ma che tuttavia la vita vera e propria gli scorreva accanto senza toccarlo.



Buddha



  • L'odio non cessa grazie all'odio ma al non-odio: questa è la regola generale. (da Dhammapada)
  • Le creature senza piedi hanno il mio amore, e così lo hanno quelle a due piedi e anche quelle a molti piedi. Possano tutte le creature, tutte le cose che hanno vita, tutti gli esseri di qualunque specie, non avere mai nulla che possa danneggiarle. Possa non accadere loro mai nulla di male. (citato in Franco Libero Manco, Biocentrismo. L'alba della nuova civiltà, Nuova Impronta Edizioni, Roma 1999, p. 31)
  • Non credete minimamente a ciò che dico. Non prendete nessun dogma o libro come infallibile. (citato in GandhiBuddismo, Cristianesimo, Islamismo, trad. Lucio Angelini, Tascabili Newton 2000, p. 30)
  • Non credere a nulla, non importa dove l'hai letta o chi l'ha detto, neppure se l'ho detto io, a meno che non sia affine alla tua ragione e al tuo buon senso. (Kalama Sutta, traduzione non letterale [1]).
  • Per evitare di causare terrore agli esseri viventi, che il discepolo si astenga dal mangiare carne... Il cibo del saggio è quello che consumano i sadhu [gli uomini santi]; non è fatto di carne... Ci saranno alcuni sciocchi in futuro che diranno che io ho dato il permesso di mangiare carne, e che io stesso ne ho mangiata, ma... io non ho permesso a nessuno di mangiare carne, non lo permetto ora, non lo permetterò in nessuna forma, in nessun modo e in nessun luogo; è incondizionatamente proibito a tutti. (dal Dhammapada; citato in Steven Rosen, Il vegetarismo e le religioni del mondo, traduzione di Giulia Amici, Jackson Libri 1995, p. 129)

  • Chi non ha ferite sulla mano può, con quella mano, toccare il veleno: il veleno non penetra dove non esiste ferita; né esiste peccato per chi non lo compie.
  • Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi.
  • È necessario che l'uomo si avvicini sempre più al bene e si adoperi per preservare la propria mente dalla malvagità. La mente di colui che compie buone azioni di malavoglia, infatti, si diletta nel male.
  • È preferibile non fare un'azione che non va fatta, perché dopo ci si pente. Ciò che va fatto è meglio farlo bene, perché non ci si penta.
  • Il profumo dei fiori non va contro vento, non quello del sandalo, del tagara e del gelsomino; il profumo dei buoni va contro vento: un uomo retto pervade tutte le regioni.
  • La vita è un ponte, perciò non costruirci sopra una casa.
  • Non c'è fuoco ch'eguagli la passione, o squalo l'odio, né trappola la follia, o torrente l'avidità.
  • Non c'è strada che porti alla felicità: la felicità è la strada.
  • Non credete subito a ciò che dico. Non prendete nessun mio detto come infallibile.
  • Non rivolgerti con tono sferzante ad alcuno. Coloro ai quali ti rivolgerai in questo modo ti potrebbero rispondere nello stesso modo: le ingiurie sono dolorose; colpo su colpo, esse ricadranno sopra di te.
  • Pochi sono fra gli uomini quegli esseri che toccano l'altra sponda: tutta questa altra gente, invece, corre su e giù per la spiaggia.
  • Questo cammino ariano ad otto vie, cioè: giusta visione, giusto scopo, giusto eloquio, giusta azione, giusta vita, giusto sforzo, giusta attenzione, giusta contemplazione.
  • Riflessivo fra gli irriflessivi, ben desto tra coloro che dormono, l'uomo saggio procede al pari di un cavallo da corsa, staccando gli altri come fossero brocchi.
  • Rispetto all'esistenza di un uomo che viva cento anni senza prendere in considerazione la legge suprema, è preferibile un solo giorno di vita di colui che invece la rispetta.
  • Se tiri troppo la corda si spezza, se la tiri troppo poco non suonerà.
  • Tutto ciò che siamo è il risultato di ciò che abbiamo pensato.
  • Fra chi vince in battaglia mille volte mille nemici e chi soltanto vince sé stesso, costui è il migliore dei vincitori di ogni battaglia.
  • Chi parli oppure operi con mente serena, lui segue la felicità come l'ombra che non si diparte.
  • Nemmeno con una pioggia di monete d'oro si consegue la sazietà dei desideri: chi conosce che la soddisfazione dei desideri ha breve sapore e porta dolore, costui è un saggio.
  • Non credete alle mie parole solo perché ve le ha dette un Buddha, ma esaminatele con cura. Siate luce e guida a voi stessi
    .




Citazioni sul coraggio.
  • Che cosa rende filosofi? Il coraggio di non serbare alcuna domanda nel cuore. (Arthur Schopenhauer)
  • Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo. (Giacomo Leopardi)
  • Ci sono delle persone che sono state considerate coraggiose perché avevano troppa paura per scappare. (Thomas Fuller)
  • Dal coraggio nell'andare a cavallo vengono | le prime scintille di una risoluzione crescente, | che eleva l'anima ad azioni nobili. (John Webster)
  • Dev'essere necessario un grande coraggio per donare a molti quel che spesso non si dà che all'amato. (Anaïs Nin)
  • È la stupidità piuttosto che il coraggio che ti fa negare il pericolo anche quando lo hai davanti. (Arthur Conan Doyle)
  • I giovani hanno quasi tutti il coraggio delle opinioni altrui. (Ennio Flaiano)
  • Il coraggio è l'unica magia che val la pena di possedere. (Erica Jong)
  • Il coraggio è la prima delle qualità umane, perché è quella che garantisce le altre. (Winston Churchill)
  • Il coraggio incute rispetto anche ai nemici. (Alessandro Dumas padre)
  • Il coraggio percorre una distanza breve; dal cuore alla testa, ma quando se ne va non si può sapere dove si ferma; in un'emorragia, forse, o in una donna, ed è un guaio essere nella corrida quando se n'è andato, dovunque sia andato. (Ernest Hemingway)
  • Il coraggio uno non se lo può dare. (Alessandro Manzoni)
  • Il leone: Che cos'è che di un misero fa un re? Il coraggio! Quale portento fa una bandiera sventolare al vento? Il coraggio! Chi rende ardita l'umile mosca nella foschia fosca nella notte losca... e fa sì che un moscerino la paura mai conosca? Il coraggio! Perché l'esploratore non teme l'avventura? Perché ha coraggio! Perché quando è in pericolo non prova mai paura? Perché ha coraggio! Perché Riccardo Cuor di Leone metteva i suoi nemici in apprensione? Che cosa aveva lui che io non ho?
    Dorothy, Spaventapasseri e Uomo di latta: Il coraggio! (Il mago di Oz)
  • Il sangue e il coraggio s'infiammano di più a risvegliar un leone, cha a dar la caccia a un timido daino. (William Shakespeare)
  • La paura è l'oscura prigione della luce.
    Il coraggio è la chiave. (Kingdom Hearts)
  • La volontà di pensare l'impensabile richiede il coraggio di restare in solitudine, di correre il rischio del ridicolo. Non tutti possono essere dei Picasso, ma ognuno ha la capacità di distinguersi dall'ambiente che lo circonda. (Ari Kiev)
  • Non sono mai tanto coraggioso come quando è necessaria la forza. (Klemens von Metternich)
  • Se l'angoscia viene definita la coscienza di essere finiti, Dio lo dobbiamo chiamare il fondamento infinito del coraggio. (Paul Tillich)
  • Sostienmi, O mio coraggio. Ecco l'orrendo | Volto di morte! Arricciasi ogni pelo, | E l'alma al cor precipita fremendo. (Vincenzo Monti)
  • Tutti hanno coraggio più che a sufficienza per sopportare le afflizioni altrui. (Benjamin Franklin)
  • Una visione chiara del possibile e dell'impossibile, del facile e del difficile, delle fatiche che separano il progetto dalla messa in opera, basta a cancellare i desideri insaziabili ed i vani timori: da questo, e non da altro derivano la temperanza ed il coraggio, virtù senza le quali la vita è solo un vergognoso delirio. (Simone Weil)
  • Il coraggio è fatto di paura (Oriana Fallaci)

Proverbi italiani 

  • Amante non sia, chi coraggio non ha.
  • Chi ha coraggio, ha vantaggio.
  • Chi non ha coraggio abbia gambe.
  • Coraggio e risoluzione sono lo spirito e l'anima della virtù.
  • Il coraggio copre l'eroe meglio che lo scudo il codardo.
  • Il coraggio non deve mai essere scompagnato dalla ragione.
  • L'uomo più ha coraggio, più è magnanimo.
  • Nobile coraggio fa il bene senza esserci costretto.
  • Non chiamar coraggio lo stolto ardimento.
  • Non tutte le volte che si vedono i denti, si deve aver paura dei morsi.
  • Più grande è il coraggio, più tranquillo è il sangue.

Il re leone



Siamo tutti collegati nel grande cerchio della vita.(Mufasa)

  • Ricordati chi sei! Tu sei mio figlio e l'unico vero Re! (Mufasa)

  • Simba, sei molto di più di quello che sei diventato! (Mufasa)
  • Hakuna Matata, ma che dolce poesia! | Hakuna Matata, tutta frenesia! | Senza pensieri la tua vita sarà | Chi vorrà vivrà in libertà | Hakuna Matata! (Timon, Pumbaa)
  • Essere re vuol dire molto di più che fare quello che vuoi. Tutto ciò che vedi coesiste grazie ad un delicato equilibrio. Come re, devi capire questo equilibrio e rispettare tutte le creature, dalla piccola formica alla saltellante antilope. Siamo tutti collegati nel grande cerchio della vita. (Mufasa)




Sakuralberico-htlm

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