Slideshow 侍- SakurAlberico - 侍 : luglio 2012

martedì 31 luglio 2012

Rossa come il sangue bianca come il latte- Alessandro d'Avenia


Rossa e bianca

Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore. Il silenzio è bianco. Il bianco infatti è un colore che non sopporto: non ha confini. Passare una notte in bianco, andare in bianco, alzare bandiera bianca, lasciare il foglio bianco, avere un capello bianco... Anzi, il bianco non è neanche un colore. Non è niente, come il silenzio. Un niente senza parole e senza musica. In silenzio: in bianco. Non so rimanere in silenzio o da solo, che è lo stesso. Mi viene un dolore poco sopra la pancia o dentro la pancia, non l'ho mai capito, da costringermi a inforcare il mio bat-cinquantino, ormai a pezzi e senza freni (quando mi deciderò a farlo riparare??), e girare a caso fissando negli occhi le ragazze che incontro per sapere che non sono solo. Se qualcuna mi guarda io esisto.
Ma perché sono così? Perdo il controllo. Non so stare solo. Ho bisogno di... manco io so di cosa. Che rabbia! Ho un iPod in compenso. Eh sì, perché quando esci e sai che ti aspetta una giornata al sapore di asfalto polveroso a scuola e poi un tunnel di noia tra compiti, genitori e cane e poi di nuovo, fino a che morte non vi separi, solo la colonna sonora giusta può salvarti. Ti sbatti due auricolari nelle orecchie ed entri in un'altra dimensione. Entri nell'emozione del colore giusto.

Noi siamo diversi dagli animali, che fanno solo quello che la loro natura comanda. Noi invece siamo liberi. È il più grande dono che abbiamo ricevuto. Grazie alla libertà possiamo diventare qualcosa di diverso da quello che siamo. La libertà ci consente di sognare e i sogni sono il sangue della nostra vita, anche se spesso costano un lungo viaggio e qualche bastonata.

La storia è un pentolone pieno di progetti realizzati da uomini divenuti grandi per avere avuto il coraggio di trasformare i loro sogni in realtà, e la filosofia è il silenzio nel quale questi sogni nascono. Anche se a volte, purtroppo, i sogni di questi uomini erano incubi, soprattutto per chi ne ha fatto le spese. Quando non nascono dal silenzio, i sogni diventano incubi. La storia, insieme alla filosofia, all'arte, alla musica, alla letteratura, è il miglior modo per scoprire chi è l'uomo.

Solo quando l'uomo ha fede in ciò che è al di sopra della sua portata – questo è un sogno – l'umanità fa quei passi in avanti che l'aiutano a credere in se stessa.

Strappare la bellezza ovunque sia e regalarla a chi mi sta accanto. Per questo sono al mondo.

Quando ci sembra di non pensare a niente, in realtà noi pensiamo a quello che ci sta a cuore. L'amore è una specie di forza di gravità: invisibile e universale, come quella fisica. Inevitabilmente il nostro cuore, i nostri occhi, le nostre parole, senza che ce ne rendiamo conto vanno a finire lì, su ciò che amiamo, come la mela con la gravità. [...] Anche chi pensa di non amare nulla ama qualcosa. E i suoi pensieri vanno lì, senza che se ne renda conto. Il punto non è se amiamo o no, ma cosa amiamo.

Una vita senza sogni è un giardino senza fiori, ma una vita di sogni impossibili è un giardino di fiori finti.

Incenerire i sogni. Bruciare i sogni è il segreto per abbattere definitivamente i propri nemici, perché non trovino più la forza di rialzarsi e ricominciare. Non sognino le cose belle delle loro città, delle vite altrui, non sognino i racconti di altri, così pieni di libertà e di amore. Non sognino più nulla. Se non permetti alle persone di sognare, le rendi schiave.

"Come si fà a trovare il proprio sogno?Però prof non mi prenda in giro"
"Cercalo"
"Come?"
"Poni le domande Giuste"
"che Vuol Dire?"
"Leggi,Guarda,Interessanti...tutto con grande slancio, passione studio...poni una domanda ad ognuna delle cose che ti colpiscono e appassiona. Li è la risposta al tuo sogno. non sono i nostri umori che contano ma i nostri Amori."

"Quando c'è L'amore tutto è possibile! non C'è Bisogno del permesso"

I sogni veri si costruiscono con gli ostacoli. Altrimenti non si trasformano in progetti, ma restano sogni. La differenza fra un sogno e un progetto è proprio questa: le bastonate, come nella storia di mio nonno. I sogni non sono già, si rivelano a poco a poco, magari in modo diverso da come li avevamo sognati...

I sogni sono come le stelle: le vedi brillare tutte quando le luci artificiali si spengono, eppure stavano lì anche prima. Eri tu a non vederle, per il troppo chiasso delle altre luci.

Quando ci si annoia è perché non si vive abbastanza.

Quando la persona più bella che tu conosca è vicina a te, tutto, anche le cose brutte, si trasformano. Prima non avevano senso. Poi diventano sensate. (Leo)

Viene il giorno che ti guardi allo specchio e sei diverso da come ti aspettavi. Sì, perché lo specchio è la forma più crudele di verità. Non appari come sei veramente. Vorresti che la tua immagine corrispondesse a chi sei dentro e gli altri, vedendoti, potessero riconoscere subito se sei uno sincero, generoso, simpatico... invece ci vogliono sempre le parole o i fatti. È necessario dimostrare chi sei. Sarebbe bello doversi limitare a mostrarlo. Sarebbe tutto più semplice. (Leo)

Ci sono firme e firme. Se ti compri la Fred Perry, i Dockers, le Nike... quelle sono firme che porti sulle cose e prima o poi le cambi, le butti, le perdi... Certo, ti fanno sentire migliore, ma passano. E poi ci sono altre firme. Quelle che porti sul cuore. Quelle firme ti dicono chi sei veramente e per chi sei veramente. Sul cuore io ho la firma di Beatrice tatuata. Lei è il mio sogno e io esisto per lei. (Leo)

 "Come ha fatto il suo amico a superare quel momento prof?"
Il sognatore dà un calcio a una lattina abbandonata sul marciapiede con rabbia.
"Convivendoci.consapevole anchè questo...."

"Ti sbagli, Leo, la maturità non si  vede nel voler morire per una nobile causa, ma voler vivere umilmente per essa. rendendola Felice"

Tutti abbiamo qualcosa di cui vergognarci, Leo. Ma questo ci rende uomini. Solo quando abbiamo tatuato sulla faccia qualcosa di cui ci vergogniamo cominciamo ad avere una faccia reale... (Il Sognatore)


È normale avere paura. Come è normale piangere. Non vuol dire essere vigliacchi. Essere vigliacchi è fare finta di nulla, voltarsi dall'altra parte. Fregarsene
Regalare il proprio dolore agli altri è il più bell'atto di fiducia che si possa fare.
Ci sono due modi per guardare il volto di una persona. Uno è guardare gli occhi come parte del volto. L'altro è guardare gli occhi e basta, come se fossero il volto. È una di quelle cose che mettono paura quando le fai. Perché gli occhi sono la vita in miniatura. Bianchi intorno, come il nulla in cui galleggia la vita, l'iride colorata, come la varietà imprevedibile che la caratterizza, sino a tuffarsi nel nero della pupilla che tutto inghiotte, come un pozzo oscuro senza colore e senza fondo.


Le risposte importanti sono scritte tra le righe dei libri e devi essere tu capace di leggerle!

Non bisogna avere paura delle parole. Questo è quello che ho imparato con la malattia. Le cose bisogna chiamarle con il loro nome, senza paura. Anche se quella parola è morte. Io non ho più paura delle parole, perché non ho più paura della verità. Quando c'è in ballo la tua vita non ne puoi più di giri di parole. (Beatrice)

Tutto l'amore che ho sentito intorno a me in questi mesi mi ha cambiata, mi ha fatto toccare Dio. A poco a poco sto smettendo di avere paura, di piangere, perché credo che chiuderò gli occhi e mi risveglierò vicino a lui. E non soffrirò più. (Beatrice)

Ciò che conta di fronte alla libertà del mare non è avere una nave, ma un posto dove andare, un porto, un sogno, che valga tutta quell'acqua da attraversare.

Le persone sono un po' simili alle stelle: magari brillano lontane, ma brillano, e hanno sempre qualcosa di interessante da raccontare... però ci vuole tempo, a volte tanto tempo, perché le storie arrivino al nostro cuore, come la luce agli occhi. (Silvia)

Il segreto della felicità è un cuore innamorato.

"Sprecato Come?"
"Con Cose Inutili....Il Tempo Che non ho usato  per gli altri:quanto di piu avrei potuto fare per mia madre per i miei  amici"

L'amore non vuole avere, l'amore vuole soltanto amare.

Le parole d'amore che avevo preparato svaniscono come i "ti amo" scritti sulla sabbia vicino al mare. (Leo, dopo aver scoperto che Silvia non gli ha dato il numero di Beatrice ma ha solo finto di farlo)

Ero gelosa. Volevo che tu mandassi a me quei messaggi. Ma non ho mai avuto il coraggio di dirtelo. Ho conservato per mesi la tua lettera a Beatrice immaginando che fosse per me. Avevo il terrore di perderti. Perdonami. (Silvia)

L'amore è sempre un debito, per questo è rosso. (Leo)

L'amore è sempre un credito, che non verrà saldato... (Beatrice)

Ho paura di perdere tutto, di finire nel nulla, nel silenzio, di sparire e basta, di non avere mai più le persone a cui voglio bene. (Beatrice)

Il dolore mi costringe a chiudere le palpebre, a nascondere gli occhi. Ho sempre pensato che avrei divorato il mondo con i miei occhi, come api si sarebbero posati su tutte le cose per distillarne la bellezza. Ma la malattia mi costringe a chiudere gli occhi: per il dolore, per la stanchezza. Solo a poco a poco ho scoperto che a occhi chiusi vedevo di più, che sotto le palpebre chiuse tutta la bellezza del mondo era visibile, e quella bellezza sei tu, Dio. Se tu mi fai chiudere gli occhi è perché io stia più attenta, quando li riapro. (Beatrice)

La vita è un'interrogazione fatta per estorcerti una verità che non sai e che farai finta di ricordare pur di non soffrire... fino a convincerti di quella menzogna, dimenticando che l'hai inventata tu.

La vita è un'interrogazione fatta per estorcerti una verità che non sai e che farai finta di ricordare pur di non soffrire... fino a convincerti di quella menzogna, dimenticando che l'hai inventata tu.

"Noi come Giobbe, oggi gridiamo a dio il nostro disappunto: non lo accettiamo è questo è umano. ma Dio ci chiede di fidarci in lui. questa è l'unica soluzione al mistero della morte: la fiducia nel suo amore. è questo è divino, un dono divino e non dobbiamo avere paura se adesso non ci riusciamo. Anzi, dobbiamo dirlo chiaro a Dio:noi ci stiamo!"

Caro Dio, oggi è Leo che ti scrive, perché io non ci riesco. Ma anche se mi sento così debole voglio dirti che non ho paura, perché so che mi prenderai tra le tue braccia e mi cullerai come una bambina appena nata. Le medicine non mi hanno guarita, ma io sono felice. Sono felice perché ho un segreto con te: il segreto per guardarti, il segreto per toccarti. Caro Dio, se mi tieni abbracciata la morte non mi fa più paura. (Beatrice)

A colui che attende giunge ciò che attendeva, ma a chi spera capita ciò che non sperava. (Il Sognatore)

A scuola tutto è fatto per essere dimenticato, come la poca polvere bianca del gesso. (Leo)

Amare è un verbo, non un sostantivo. Non è una cosa stabilita una volta per tutte, ma si evolve, cresce, sale, scende, si inabissa, come i fiumi nascosti nel cuore della terra, che però non interrompono mai la loro corsa verso il mare. A volte lasciano la terra secca, ma sotto, nelle cavità oscure, scorrono, poi a volte risalgono e sgorgano, fecondando tutto.

Due sono le categorie di persone che ci feriscono, quelli che ci odiano e quelli che ci amano.

Quando c'è di mezzo l'amore le persone a volte si comportano in modo stupido. Magari sbagliano strada, ma comunque ci stanno provando... Ti devi preoccupare quando chi ti ama non ti ferisce più, perché vuol dire che ha smesso di provarci o che tu hai smesso di tenerci...

Spesso ci inganniamo. Pensiamo che l'amore sia in crisi, e invece è proprio l'amore che ci chiede di crescere... come la luna: ne vedi solo uno spicchio, ma la luna è sempre lì tutta intera, con i suoi oceani e le sue vette, devi solo aspettare che cresca, che a poco a poco la luce ne illumini tutta la superficie nascosta... e per questo ci vuole tempo.

Quando ho fissato le tue spalle, quel giorno, dalla tua panchina, qualcosa dentro di me si è spezzato. Ho capito che io riesco a vedere il mondo solo insieme a te. (Silvia)

Quel giorno [quando Silvia ha confessato a Leo di avergli volontariamente dato il numero sbagliato di Beatrice] ho scoperto che le nostre metà non combaciano perfettamente e solo un abbraccio può farci combaciare. Senza la tua presenza il mondo si è svuotato. Mi manca tutto di te: la risata, lo sguardo, i congiuntivi mancanti, gli sms, le chiacchierate... Tutte quelle cose insignificanti che valgono tutto per me, perché sono tue. (Silvia)

Quando sei tu a darmi le spalle, è la vita che mi dà le spalle. Perdonami. E se puoi riprendimi con i miei difetti. Abbracciami così. Come io farò con te. Saranno i nostri abbracci a cambiarci. Io ti voglio bene come sei, fallo anche tu, anche se non sono perfetta come Beatrice. Vorrei che la tua panchina diventasse nostra: due cuori e una panchina. Come vedi mi accontento di poco... (Silvia)

E la vita è l'unica cosa che non s'inganna, se tu, cuore, hai il coraggio di accettarla...

Sento la mia voce libera e pesante allo stesso tempo. La sua pesantezza sono gli eventi passati, trasformati però in ali e piume che la fanno volare, leggera e grave allo stesso tempo. So volare solo adesso che sono pesante. (Leo)

«Ti amo, Leonardo». Il mio nome, tutto intero, il mio vero nome preceduto da quel verbo alla prima persona è la formula che spiega tutte le cose nascoste nel cuore del mondo. (Leo)

L'amore è anche questo: farsi spazio insieme, dove manca.

Leonardo, tu sei il più bello di tutti, perché hai saputo ricevere e dare amore, non ti sei tirato indietro. E ne porti i segni addosso. (Silvia)

Proprio quando ci sentiamo più poveri la vita, come una madre, sta cucendo per noi il vestito più bello.

Fisso l'azzurro degli occhi di Silvia: un mare in cui far naufragio senza morirne, sul fondo del quale c'è sempre pace, anche quando la superficie è in tempesta. E mentre questo mare mi culla, sorrido il sorriso perfetto. Il mio sorriso dice senza parole che quando cominci a vivere davvero, quando la vita nuota dentro il nostro amore rosso, ogni giorno è il primo, ogni giorno è l'inizio di una vita nuova. Anche se quel giorno è il primo giorno di scuola. (Leo)